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La menzogna è molto più interessante della vita. Nella menzogna sei lo stronzo che vuoi, nella vita reale sei sempre il solito stronzo. Non c’è niente di più triste di un settantenne in tuta da ciclista che chiacchiera con quello accanto (in tuta da ciclista) che invadono la strada. Mi odiate per questo? 😀

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  1. Peggio di due settantenni in tuta da ciclista che ci superano , ci sono 2 settantenni in tuta attillata da ciclista con una bici da 5000euri che chiaccherano occupando una corsia e vanno a 5km/h e tu non riesci a superarli!

  2. E diamine se il settanteenne ha voglia di finire la sua vita terrena, accontentalo. Bando agli scherzi e allae battute sciocche, quando li vedo mi tremano le gambe. Sono degli autentici pericoli.

  3. La verità non viene sempre accettata. Io avevo perso un’amica per averle consigliato di lasciare il fidanzato stronzo che la picchiava. “Sarà che te le meriti…!?!” Le ho detto in modo secco e arrabbiata. Mi faceva incavolare la sua continua lamentela.
    Da quella volta, ho capito che ognuno vuole raccontarsi la propria verità e ascoltare la verità che fa più comodo.
    Così la verità diventa bugia buona, e la bugia diventa una buona verità.
    Beh…mi sono incartata????
    ciaooooooooooooooooo

    1. quando le cose si scambiano, ognuno racconta menzogne per nascondersi la verità, oppure ognuno racconta verità che vengono scambiate per menzogne…ci si potrebbe dilungare un secolo..

  4. ciao
    bella storiella, letta da una investita in bici (ero sola e molto vicino al marciapiede, lui con gli zoccoli e un po’ alticcio già alle tre del pomeriggio e senza occhiali); è molto comprensibile visto che odio i ciclisti di qualunque età che viaggiano a gruppi e non in fila indiana! eppure è dall’asilo che insegnano questa stupida regola di mettersi in fila per tutto anche per il bagno; ma è così difficile capire che la menzogna tocca anche la salute? stronza? credimi non lo sei anzi… io oggi sono qui con la schiena e la cervicale che stanno giocando insieme a chi fa più male!!!!

    1. Da ciclista non posso che dirti che erano due giovincelli travestiti da settantenni….all’amica Antonella dico che peggio dei ciclisti stronzi ci sono solo quelli che danno degli stronzi ai ciclisti. Scherzi a parte, io pedalo sempre da solo e più volte ho rischiato la vita a causa di automobilisti che la domenica mattina presto ( io esco sempre tra le 6.30 e le 7.00) pensano di essere in un circuito automobilistico. Il problema non credo risieda nella categoria ma nel buonsenso di chi le abita.

    2. spesso mi sono chiesto quanto di vero ci fosse in quello che racconti e quanto fosse costruito il tuo personaggio, adesso credo di aver capito che è tutto spietatamente vero ( e mi scuso se ho fatto qualche battuta fuori posto) quindi tu dovresti essere la dimostrazione che anche la realtà può essere interessante se la sai raccontare, magari con qualche bugia qua e là, i trucchi degli scrittori sono consentiti, e tu sei una scrittrice straordinaria, ti auguro solo di non incontrare mai un editor ( e lo auguro anche all’editor)

      1. il ciclista indisciplinato è la categoria peggiore che possa esserci in quanto sono i più pericolosi pensano di fare come vogliono, io li schiaccerei volentieri quando me li vedo sbucare davanti nelle strade a senso unico come se fosse loro dovuto! E quando viaggiano affiancati in 4/5/6 occupando tutta la strada gli darei una sterzata da farli cadere come cascano le pere dagli alberi una ad una. Come vedi sono più cattiva di te 🙂 Sul fatto che ti abbiano sorpassata due settantenni, affiancati pure, restano comunque due ciclisti stronzi 😀

      2. a volte la menzogna è più credibile della verità.
        Spesso bisogna costruire una verità diversa, su misura di chi ti ascolta, altrimenti, se gliela racconti pura, così com’è, non ci crede.

        1. e come si fa a rimediare a una verità bruttabruttabrutta e come si fa a chiedere scusa di tante parole vere dette per sbaglio nel momento sbagliato quando si potevano dire carinerie false?

          1. il problema del mondo è proprio che le carinerie “devono” essere false e le cose brutte verità:

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