Chi mi sta accanto sa quanto io soffra di essere una scrittrice inedita, una scrittrice, si potrebbe dire, senza portafoglio. I giorni incalzano verso l’estate, e quando la cappa bianca, accecante e gelida dell’inverno smette di attecchire alle ossa, si è più pronti a vivere, che a raccontare, forse le estati servono ad attizzare fuoco per i caminetti dell’inverno, le mie braccia si scoprono attraverso canottierine fluorescenti, le mani diventano il punto d’arrivo di una semiretta le cui dita possono indicare l’infinito invece che due buffi arnesi che compaiono e sbucano dove finiscono le maniche delle giacche, e i miei capelli sono sempre più lunghi, si appoggiano sopra le spalle e un po’ davanti, sulla catenina di cristallo, il mio petto è ampio, le costole si allargano e ritraggono per fare spazio a lenti respiri di aria appesantita dai pollini, poi ricadono dietro a solleticare la schiena quando il vento arriva e sorprende e spiana i crucci, la faccia smorfiosa, il viso torna limpido e l’espressione diventa velata sulla tua cima tempestosa, in città i festival si susseguono, le antologie si riempiono di nomi, non il mio, gli eventi letterari invadono notti bianche e nere e riempiono di volti noti, non il mio. E non il mio. Non sarò mai scrittrice esercente, siamo tutti sempre pronti a raccontare storie ma quando la storia decide di darsi a noi e concederci la licenza pubblica a esplicarsi dolorosa? Allora si ha il coraggio di accettare e lanciarsi nell’acqua putrescente e bonificarla e renderla un rivolino lineare e innocuo? Nessuno vuole leggere una storia che fa sudare. Però mi sto decidendo, i giorni avanzano e la mia storia mi chiama da lontano (preferisco non dire dall’alto), non intendo accettare consigli, sono, per quanto riguarda la materia bollente, tutt’altro che umile, non posso scrivere di me perché è roccia incandescente, roccia metamorfica, e io ho paura di buttare giù un finale qualsiasi per il mio futuro, ho un pacco di dinamite rilegata inesplosa da qualche parte nel cervello, sento che mi ci vorrà un estate e un inverno e che sacrificherò anche il mio buon umore per questo.
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Tirala fuori questa bomba! Anche se ti farà esplodere non puoi tenertela dentro ancora. Tirala fuori questa materia incandescente, voglio leggere cosa ti bolle nella pentola, come brucia il tuo fuoco. Il mio mi consuma e mi riduce in cenere, ma è l’unico modo per vivere no? I tesori non si tengono nascosti, vanno svelati 🙂
Più che il finale è la fatica quotidiana di scrivere, leggere, rileggere, riscrivere, scrivere di nuovo, ricercare incongruenze, limare, aggiungere, ritoccare, buttare tutto nel cesso (evitando di farlo), arrendersi, riprendersi, riprendere, chiedersi se si verrà pubblicati (o anche solo letti), deprimersi perchè no, la dura vita dello scrittore inedito ci attende, pochi i fortunati che finiscono inscaffalati in qualche libreria… più che il finale è tutto il resto che fa paura.
In bocca al lupo, che ti escano parole, paragrafi, capitoli meravigliosi!
Scrivila, questa storia!
unn’è facile!!!! sgrunttttt 🙂
Beh tesorina… ti consiglio di tenerti il buon umore proprio per far esplodere quella bomba che c’è in te!!!! 🙂
ehhhhhhh allora buonumore sia! 🙂
Domina la tua mente che ti dice che non ce la farai…non lasciarti dominare da essa. Si puo’ realizzare qualsiasi cosa se nel profondo cambia il nostro Ichinen…
Non vedo l’ora di leggere questo libro, sei veramente brava! Ma questo.lo sai gia’!
no no dimmelo e ridimmelo mi piace 😉
il finale che non cìè spesso è una buona scusa per non cominciare, e infatti il problema non è il finale ma l’inizio.., spero tu riesca a cominciare (in tutti i sensi)
massimo bettini sappi che mia mamma si è invaghita di te 😉
è una minaccia?
Si. Infatti ora ci ammazza entrambi.
entrambi ti riferisci alla tua doppia personalità?
Si, più quella quacquera che non sa della nostra esistenza
in effetti volendo risolvere drasticamente il problema delle tue personalità si dovrebbe parlare di strage
Ma tu SEI una scrittrice: lo vedi quanta gente ti sta leggendo? Un abbraccio
grazieeee!!!!! :*
Scrivi divinamente, hai talento da vendere… continua così, ti ammiro tantissimo!!!
Un bacione grande grande 🙂
Tu continua a scrivere… non pensare al finale e credici, sempre. Ci riuscirai, Betty… ne sono sicura e te lo auguro di cuore. Un bacione 🙂
grazie Vale :* :* :*
Non mollare. Hai il talento di scrivere in modo originale e coinvolgente…quindi credici!!!
gli scrittori non sono umili, vivaddio.
poi ci vogliono un po’ di talento e tanto lavoro, mi sembra che non ti manchino né l’uno né l’altro. in bocca al lupo!
ti auguro di trovare il tuo finale, io sto ancora dando la caccia al mio inizio… e alla trama e all’idea e al genere… 🙁
ah, ciao anche a te 🙂
un abbraccio
ti auguro di trovare il tuo finale… io sto ancora dando la caccia al mio inizio! diciamo anche alla trama in generale, all’idea, al genere… 🙁
ah, ciao anche a te 🙂
un abbraccio
Narcisuss
credo che sia la via.
Tanto se pubblichi con qualche CE così indipendente alla fine finisci per chiederti:
“ma è tutto qui?”
Le premesse ci sono tutte e tutte più che soddisfacenti perché appaia all’orizzonte un nuovo astro (botanico o astrologico che sia)
o magari sposo un botanico e mi ritiro a vita campestre
Mia cara
Poco fa ho inviato il commento sul tuo post precedente (forse non l’avrai nemmeno letto). Ma caspita!! Quante ne pubblichi!!
Non faccio in tempo a leggere uno che già ne lanci un altro. In quanto a scittura, sei una valanga di idee, passione, realismo, dolore, immagini che trascinano ad una lettura spasmodica ed ingorda. Diventiamo tutti ingordi delle tue parole.
Se vuoi pubblicare? Un giorno lo farai…ma devi solo accettare di continuare ad essere te stessa, fino in fondo.
Anch’io vorrei pubblicare una raccolta delle mie poesie migliori, e le case editrice lo farebbero volentieri…basta pagarle! E questo non mi piace.
Ciaoooooooooooooooooo
pagare non lo farò mai, piuttosto raccolgo cartacce fino alla fine della mia vita 🙂
il tuo futuro sarà esplosivo come te 😀
LOOOL!
io spero proprio di leggere prima o poi questa storia 🙂
sarai il primo (secondo, terzo, quarto…)
hahahahaha allora aspetto impaziente 🙂
Sarà un pacco incandescente, una dinamite o cos’altro vuoi che sia ma scrivi ti prego. Hai il potere che gli occhi rimangano attaccati al foglio e cara mia questa è dote. Il finale verrà, lo troverai non importa ma fallo!
faccio…devo…devo
Scrivi, scrivi senza pensare al finale, quello verrà da se, strada facendo, macinando pagine e parole. Ti auguro di tutto cuore di riuscire a realizzare il tuo sogno, per essere protagonista la prossima estate al prossimo festival, e non solo spettatrice.
eh non succederà mai 🙁