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La schiacciata con l’uva, ricette toscane
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Schiacciata con l'uva

La Schiacciata con l’uva! Oggi parliamo di Ricette toscane : Ricette super tipiche toscane!

Cosa c’è di meglio a settembre che una Schiacciata con l’uva?

Settembre, Periodo di vendemmia, dall’uva ci fai tutto.

Dall’uva ci fai il vino, vabbè, un classico, dai 😉 , scontato, dai semi dell’uva ci puoi fare un olio, l’olio di vinaccioli, ottimo se usato solo a crudo, dalle bucce dell’uva ci fai qualcosa sicuramente, ora non mi ricordo cosa di preciso ;), ma non escludo che un giorno ci si possa fare anche un materiale per borse e vestiti ecosostenibili.

Infine, cosa da non dimenticare: nessuno è mai morto per aver masticato un seme di chicco d’ uva (che io sappia).

L’uva può essere usata per fare una cura disintossicante (questo in verità non è mai stato provato, ma qualche pazzo ci ha provato 😉 )

L’uva è protagonista di una favola di Esopo molto famosa. Sono certa che tutti la conoscete. La volpe e l’uva.

Le ricette toscane sono belle non tanto perché io sono toscana, o meglio, fiorentina, (che è diverso, dal momento che di Fiorentini a Firenze siamo rimasti in pochi 😜), ma perché i piatti della cucina e della tradizione culinaria toscana sono semplici, essenziali, e la semplicità è un lusso e un privilegio. Non siamo gli unici, naturalmente, è una caratteristica tipica di molte regioni italiane che invece di abbondare, puntano all’essenziale.

La Schiacciata con l’uva

Schiacciata con l'uva
La schiacciata con l’uva

Non è una torta, è una schiacciata. Dolce.

Molto dolce senza essere stucchevole. Appiccicosa. Un piatto tipico dolce da non confondere con l’altrettanto famosa schiacciata alla fiorentina, che però si fa a carnevale.

Questa è Pasta di pane. Un dolce tipico Con l’uva. Dentro e sopra.

E un bel po’ di zucchero, per tutti gli amici che mi prendono in giro perché non mangio e non amo particolarmente i dolci.

Oggi vi sorprendo con le ricette tipiche toscane!

Ingredienti per 1 Schiacciata con l’ uva:

  • 1kg Chicchi di uva nera canaiola (uva canaiolo, ma tranquilli, potete usare anche altre uve, tranne l’ uva da tavola classica, verrà buona ugualmente)
  • 350g Farina bianca 0
  • 20g lievito di birra fresco
  • 8 cucchiai colmi di zucchero bianco*
  • 5 cucchiai Olio extravergine di oliva (preferibilmente toscano, ma fate voi ;))
  • Sale
  • Qualche fogliolina di rosmarino (per profumare l’olio, credetemi, questo è il top tip 😉 )

*Nota per lo zucchero: (*quello grezzo è una mezza truffa, è identico e ti fanno pagare il colorante, se proprio vuoi lo zucchero, prendi quello normale, altrimenti per il grezzo davvero conviene dirigersi su altri zuccheri, Mascobado, di cocco, ecc, che hanno anche proprietà nutrizionali ma hanno lo svantaggio di avere un leggero retrogusto di affumicato e liquirizia, ottimi per altre cose! Sconsigliati, in questo caso)

Procedimento

Primo passaggio scaldate l’olio in una padella con dentro qualche fogliolina di rosmarino per profumarlo. Spegnete.

In una grande ciotola sciogliete il lievito in poca acqua tiepida (circa 3/4 di bicchiere) e unite la farina, 4 cucchiai di olio profumato al rosmarino, 4 cucchiai di zucchero e un pizzico di sale. Con questo impasto formate una palla.

Lasciate lievitare l’impasto per circa un’ora in un luogo caldo, anche nel forno appena riscaldato, ma rigorosamente forno spento.

Passato questo tempo infarinate un piano di lavoro e tirate metà della pasta con il matterello in sfoglia abbastanza sottile, un po’ come se doveste fare la pasta fatta in casa, dategli approssimativamente la forma della vostra teglia, io preferisco quella rettangolare, classica per questa ricetta, ma nessuno vieta di farla tonda o quadrata.

Ripetete lo stesso procedimento per formare una seconda sfoglia leggermente più piccola di dimensione.

Ungete con il restante olio una teglia che avrete per sicurezza già ricoperto con carta forno e adagiateci la vostra prima sfoglia di pasta. Copritela con metà dei chicchi d’uva e una generosa spolverata di zucchero, più o meno 2 cucchiai.

Lasciate i bordi della sfoglia aperti per adesso.

Coprite il tutto con la seconda sfoglia di pasta preparata e ripiegate i bordi che avevate lasciato aperti della sfoglia sotto sopra quella appena messa, per sigillare i bordi.

Coprite di nuovo con la restante uva premendola bene in superficie. Non abbiate paura se qualche acino si spappola: è ciò che andrà a formare i succhi deliziosi che insaporiranno la schiacciata rendendola appiccicosa.

Rispolverate in superficie il tutto con altro zucchero, i restanti 2 cucchiai, e cuocete in forno caldo a 180° per circa un’ora, fino ad ottenere una bella crosticina glassata, appiccicosa e lucida in superficie.

Mangiate non subito, e mai calda, (alert: ustione!) : la schiacciata con l’uva deve riposare e raffreddarsi.

E a voi piace la Schiacciata con l’uva toscana?

Vi piacciono in generale le ricette della cucina toscana dolci o salate? Allora dovete assolutamente provare la Ribollita toscana e la mitica Pappa al pomodoro!

Happy appe!

Buon settembre amici bloggerz!

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Elisabetta Pendola

SEO specialist. Specialista SEO organica appassionata di cibo, alimentazione sana, colori e buonumore.

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2 commenti

  1. […] se avete una voglia matta di impastare, andate subito a guardare la mia versione di schiacciata con l’uva canonica, tra le ricette dolci toscane più […]

  2. Beh questa è da fare!

Dimmi tutto!

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