Il fumo pesava. Se ne accorse quando per scrivere appoggiò la sigaretta nell’incavo apposito del posacenere, perfettamente in equilibrio nel suo baricentro, e dopo aver scritto poche righe e metà sigaretta essendosi dissolta in fumo, questa ricadde dalla parte del tavolo, con la parte superiore bruciata e spenta, arsa per metà nella sua stessa breve vita. La prese in mano prima che toccasse il legno e lasciasse un minuscolo cerchietto a marchiare la sua triste fine, e quasi toccandosi con la fiamma dell’accendino il naso lungo che sporgeva simile in tutto e per tutto alla proboscide di cenere che si era formata, la riaccese pensando a quanta parte di lei fosse si fosse consumata in quei cinque minuti, e da che parte pendesse ora lei.
La sigaretta0 (0)
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brava! sì
c’è la tremenda simmetria che tu finisce la tua sigaretta mentre lei finisce te….
brava.
il tuo ex psichiatra grasso
Leggendo questi pensieri mi fa anche pena la sigaretta 😀 io preferisco a fumarla … sereno weekend Pif