Feed your Inner smile!

La tentazione di esistere Lazzaro alzati e cammina Racconti brevi Self Smembramenti

L’ombelico
0 (0)

Aveva un proiettile nello stomaco. Prima. O almeno, adesso aveva il foro che prima conteneva il piccolo tubo di plastica che finiva in un sacchettino espandibile nello stomaco, a segno indelebile che era stata nutrita con la forza, senza il proprio consenso ma con la coercizione decisa dallo psichiatra alto e lungo e col baffetto mistico, quello che le stava così antipatico, che le faceva così paura perché le faceva fare l’elettrocardiogramma di notte alle 3, l’emogas che le faceva così male al polso per cavargli il sangue dove di sangue non ce n’era più, né di pelle ma solo peli lanuginosi e grigi a rivestirle la caricatura farsesca di un bastoncino di legno al posto del braccio, che la legava in carrozzina, che le impediva di andare a fumare nella sala comune quando era l’ora della sigaretta per tutti e lei sapeva dall’infermiera alta e bella e bionda e tremendamente stronza che lui nel suo studio si fumava il sigaro e se lo spengeva sull’uccello, quello che le parlava in latino, credendo che fosse colta perché lei si divertiva a recitare quella parte, tra i matti che picchiavano, quelli che inneggiavano a La Pira, Gobetti, Gioberti, quelli che la chiamavano “camerata” e quelli che si mangiavano le proprie feci. Sapeva di essere dura, ma erano i soli ricordi che le restavano di quel posto dove la dignità non era contemplata, il lazzaretto per lebbrosi perforati da tare nel cervello e molestati negli organi, insieme ai rari attimi di timida e innocente ilarità nei balletti sulle note dei Beatles con la Stefania (doveva assolutamente rimetterli nella libreria di Itunes). Ora foro si stava richiudendo e cicatrizzando, era arrossato, dopo due giorni dalla rimossione definitiva, a indicare che il suo percorso di guarigione stava procedendo nella direzione giusta, poco a sinistra dell’ombelico, e come quello segnava la sua seconda nascita, nel momento in cui il dottore glielo aveva estratto con un leggero rigetto di liquido gastrico la pelle si raggrinzì su se stessa, il cordone ombelicale della sua seconda chance era stato finalmente reciso.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Elisabetta Pendola

SEO specialist. Specialista SEO organica appassionata di cibo, alimentazione sana, colori e buonumore.

Potrebbe anche interessarti...

6 commenti

  1. Grazie per la visita graditissima..C
    Curiosare nel tuo blog è stato e sarà molto interessante anche in futuro!!!

  2. tanto anche se tu non mi ami
    io ti amo lo stesso

  3. Arrivato. Grazie di averlo condiviso.

  4. Condivido il comment di Don(n)a
    Buona domenica

  5. Ciao,
    grazie per il commento che hai lasciato al mio post, anche il tuo blog è molto bello, interessante e curioso 😉
    A presto e buona serata

  6. crudo, molto. Ma bello.

Dimmi tutto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d