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Per i titoli solo canzoni

M’è scappato il gatto per due minuti per le scale, mentre passavo da uno spiraglio di porta con un sacchetto della spesa, e questa è una cosa grave, non ditelo alla mamma, perché metti che lo perdo io non sono Murakami che mi ritrovo in un mondo fittizio nell’antincendio e riacciuffo il gatto in una dimensione parallela con uccellino in pancia che profetizza e una bella geisha coperta solo da velluto blu e una coppa di champagne sul comodino, ma se anche mi succedesse non potrei offrirglielo chiedendole di farmi perdonare perché è astemia e nemmeno lesbica, nonostante abbia lasciato mio padre per le Amiche e -soprattutto- perché lui aveva perso tutti i suoi ideali. Che devo dire io, che senza ideali ci sono nata. E del finale cosa nel pensi? Questo racconto che sto per scrivere è fulminante, parla di un gatto, del fatto che quando ripieghi i pantaloni neri nell’armdio l’accendinoe del fatto che un applauso di LadyGaga mi cambia davvero, ci spaventa ed eccita al tempo stesso e se lei dichiara di mangiare insalata sognando cheeseburger a me spesso succede il contrario, si finisce sempre per scrivere di gatti, e del fatto che il tuo (t)umore è spesso non sintonizzato con quello degli altri, e che questa cosa non si capisce mai, e per questo si litiga, chiedetelo ai premi nobel, nell’adrenalina d’aver visto Truman Capote avere un intero romanzo-cronaca in testa per quattro anni lasciando un uomo morire per la gloria della verità, infine un romanzo ne verrà fuori, questo è quasi una certezza, passassero anche otto di anni, alla fine uno scrittore è considerato un giovane fino ai 50, e Pope ha preso la penna in mano verso i sessanta, dopo aver passato una vita a prendersi in mano chissà cos’altro, parlo a ben credere di topicidi, ma la verità, è quella che forse affonda da secoli senza venire a galla perché quando ti stonfa in faccia non hai davvero più tempo per scrivere, piuttosto lo impieghi a giustificarti, a difenderti, e quello che ti rimane nella vita, forse, è davvero un gatto, un accendino che ritrovi per caso sul pavimento che quando lo vedi rientrare da solo e sei già in pigiama senza tasche, te la salva.
(ps oggi è la giornata dei ricordi, la storia infinita su la7 e mando un messaggino all’uomo dei miei 20anni che se non è morto, e non vorrei fare una gaffes, è sparito fagocitato nel fermento letterario accademico che al risveglio mi da la nausea, che non so se sia peggio, il vento di di mary poppins che smuove le foglie per quanto non possa appiccicartele sulla fronte come un post-it, la corsa dietro le cabine del bagno Firenze, hai imparato presto a imbrogliare bambina, la pappina di semolino fatta col burro a cui nemmeno una fanatica della dieta può resistere, la sostanza sotto le labbra che un gelato di limone non ti può dare, la sensazione che una frase di un film possa orientare il tuo pensiero fino a raggiungere gli oracoli che ti mettono così di fronte a te stessa, sogni per cui se non hai una musa ispiratrice non ci campi, e io non voglio fare la nicchia, io voglio il meglio, il successo da scalata in classifica, il successo per cui l’uomo per cui sbavo potrebbe meditare, e trasferirsi, lui che mi porta solo nel meglio del meglio della periferia, perché mi vede con una borsa da ottocento euro a borchia, la fiorentina che vince…robe da passato preistorico, cose che hanno un senso più di un secchio da risciacquare, appartamenti che mi aspettano, gelati che mi aspettano da ere, mamme che hanno un tempo contato, mamme greche che alzano il sopracciglio nel sapere di me, come i miei passi dietro le cabine, innumerabil, disonesti e palesi, schizofrenici. Qando è morta la nonna è morto anche il cane. Cantieri in corso per vite salvate per cui uno almeno non muore solo come un cane, ma con un gatto)

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7 commenti su “Per i titoli solo canzoni
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  1. Credo che il tuo romanzo sarà uno di quelli da primato in classifica e giornalisti che ti chiedono :”Lei è una blogger famosa, quanto di questa esperienza ha contibuito allo sviluppo del suo romanzo?” E noi ti manderemo commenti ammirati che tu, impegnata a serate nei talk show, non avrai tempo di leggere. Buona notte, autrice!

  2. io ho il libro ma è da un sacco di tempo che devo leggerlo. e il film…be’, ho preferito non guardarlo, per adesso. Ed ho coccolato i gatti.

    1. sììììììì e mi è piaciuto un sacco!!! il libro non l’ho letto ma assolutamente nella mia lista! è due mesi che non leggo per una sorta di rifiuto verso il mondo letterario accademico… ieri sera ho letto un racconto della Serrano e mi sono ricreduta: bello!

      1. allora quando tornerai alla lettura devi assolutamente leggere quello. Io non sono una che ama quel genere lì ma “A sangue freddo” è davvero un capolavoro…ti fa entrare nella mente dei personaggi in modo così diretto che sembra di essere lì, dietro alle sbarre insieme a Perry.

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