Dieta? Doveva cercare questa parola nel vocabolario. Dda quando quella sfacciata dentista dell’ombrellone dell’ultima fila aveva paragonato la pancia che si affacciava pigra da sopra le mutande del costume a un piccolo balcone di Gaudì. Aveva un ragazzo che si giustificava con gli ortolani. Ogni volta che era davvero costretto, con passi esitanti sorpassava le prima casse di mammole e baccelli e si ritrovava di fronte al commesso che riponeva nei sacchetti gli odori per la signora, e le pere -ma non troppo dure, mi raccomando!- per la bella signora, se per caso quel giorno lei le aveva chiesto una manciata di fragole, ma aveva davvero troppa nausea, ti prego, sto davvero troppo male, allora lui doveva spiegare perché oh stamani abbiamo proprio mangiato tanto a pranzo, non credo che prenderò tanta roba, per oggi, mi dispiace, oh, lei si sente bene, ha davvero tanto lavoro in questo periodo. Insomma, stiamo parlando di fragole, non doveva per forza raccontare tutti i particolari della sua vita. E di quale lavoro stava parlando, forse sgranarsi i piedi dalla sabbia dopo una giornata sotto il sole richiedeva tutto quel tempo, spesso si inventava balle di sanapianta per giustificare la sua presenza maschile in quell’universo profumato di donne con la sporta, la qualità delle sue scelte ortofrutticole. Non le avrebbe imposto certamente una dieta a base di sola frutta nonostante si prestasse ad andare a fare la spesa al posto suo, un po’ a malincuore, per lui era impensabile che lei si rifiutasse di mangiare, lui che la vedeva così bella mentre solo fino a tre giorni prima leccava il gelato formando un girotondo con la lingua, per poi spingerlo dentro la cialda e gettarla via presa come una fanciullina dalla prossima ragione per scherzare elevandosi sulla punta delle infradito per soffiargli nell’orecchio, eppure aveva preso questo vizio, ed era morta di fame.
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Ciao Elisabetta, grazie per essere passata per il mio blog. Sono contenta ti sia piaciuto il post sulle fresie 🙂 Interessante il tuo racconto, leggerò anche gli altri… Buona giornata, Juglans
Certo che morire di fame per rispettare una dieta è veramente troppo. La pancia a balconcino cìè e ci resta. La dieta è un miraggio che sparisce.
Un caro saluto
felice di sapere che mi lovvi, sta sera ti leggo meglio. grazie per il passaggio da me, non ti conoscevo.
un bacio sandra a presto
e’ andato via metà commento. l’originale era:
“Bello.
Fa male.”
grazie tesoro. lo so, fa male, scusa <3
Fa male.