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Sto meglio, gente. Mi sento molto meglio. Tutto è molto meglio. Queste gocce sono fantastiche! Ha ha! Evviva! Sembro e sono stupida! Mi permetto di essere felice, senza motivo! Lo so. Lo so. Il riso abbonda sulla bocca dello stolto, o come si diceva in latino, una conversazione intera con il dott B, uno sguardo frettoloso, ha capito che stavo bene solo osservando il mio gusto per le borse Desigual, forse ha una figlia che lo stressa e gliele fa comprare. Te sporadicamente hai la qualità, che è segno di estrema intelligenza, di cogliere l’essenza delle Cose, delle situazioni, delle persone. Giornata che finirà in una pizzeria fuori Firenze per fare un giro col nostro nuovo giocattolino bordeaux, mi sono lasciata vivere, non ho fatto niente di particolare ma in realtà ho fatto tutto. Sono stata a tutti gli appuntamenti, ho preso le medicine giuste, mi sono convinta che funzionano, ho salutato con un bacio gli amici degli amici, sono salita su tanti autobus in corsa per la città, gli autobus sono una costante fissa della mia vita, ci schiaccio pisolini e medito pasticci da combinare, siamo stati dalla Francesca e davanti a una tisana di finocchio abbiamo chiacchierato come due vecchie zie navigando con le parole a ritroso dei propri vissuti, scambiandoci speranze e segreti, irrivelabili al babbo, ci siamo giurate, quello che ci siamo dette resterà in quella stanza impregnato nelle bustine in fondo alle tazze. Ho di nuovo fatto il castagnaccio con l’ultima farina e gli ultimi pinoli. Ora è davvero finita un’era. Amo il cielo, amo i Beatles che scandiscono il mio camminare un piede davanti all’altro sotto il cavalcavia, amo raccontare di come sarà terrorizzante e duro e bello avere un bambino perché il mio corpo lo richiede, amo la pastasciutta semplice al pomodoro fresco ordinata timidamente al ristorante perché non c’era nientaltro di veg, amo il mio cane e anche i cani degli altri, amo mia sorella anche se la sento lontana, amo il mio babbo che mette la macchina in garage e la mia mamma che ho sentito al telefono e tranquillizzato, si sono tanto preoccupate con la Patty quando stavo a terra nei giorni scorsi, sì, andrò al suo mastodontico compleanno e sì, l’aiuterò a spignattare per sessanta persone di cui non me ne frega nulla, lo farò per lei, mi sento in un acquario circondata di pesci tropicali e la mia vita è a colori.

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17 commenti su “Let it be, let it be
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  1. Uh, l’altro giorno proprio sono entrato in Desigual per regalare una borsa…ci ho passato quasi un’ora, pensando che tutte le donne dovrebbero andar vestite così, drappeggiate di colori e scritte e fantasie.
    ” mi sento in un acquario circondata di pesci tropicali e la mia vita è a colori.”
    Bene, solo quando si nuota ai tropici interiori la vita ci si espande addosso.
    A

  2. Evviva!!! sei come un sole, alla fine torni sempre a splendere :-)) anche se non ci siamo mai incontrate, ti voglio bene

  3. E’ davvero bello sentirti così!!!sprizzi gioia da tutti i pori ed energia(che però troppa non ne devi sprecxare eh?!). mentre ti leggo, sorrido:-) vai avanti così!

      1. Cucciola mia..! Che bello sentirti così gioiosa, felice e piena di colore!! Sono contentissima per te, stellina dolce.. e io voglio che tutti i giorni siano così, per te. Profondamente, immensamente!! E’ una gioia ogni volta che sei sorridente!! Continua così!! TVTTTB!

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