Nuovi grammi e copiose sconfitte, evoluzioni in sì minore sul tema dell’angoscia ma in chiave di mollaremai, sul mio profilo Instagram di battaglia quotidiana, le voci gli incubi chiamano, mi trattengono, mi trascinano sterrando le strade faticosamente rese camminabili a tentativi e scalpiccii sul posto, ma questa morteinteriore che mi pretende devozione e china a terra strisciando riducendomi in cenere da finire negli interstizi nelle fughe di piastrelle, righelli in cui suddividere la voragine, profondità che si possono circoscrivere e arginare soltanto a quadrati, trova e ritrova un leone un cucciolodileone una leonessa tuttuno a denti digrignati con tutta la ferocia dell’istinto, e dovrà ben faticare –pure lei-, prima di uccidermi.
Se vi va seguite il mio salvarmi, faccia a faccia, da un mostro armato di tutto punto. E io dell’ironia. Meh, tant’è. Ossitocine su Instagram e su InstagramStories. E nel frattempo io faccio cose serie. Di cui questa, per vivere.
(Mi aiutate a diffondere il messaggio che non ci si può, né deve, arrendersi, spargendo la voce o il link al mio percorso documentato in diretta su Instagram e qui su Ossitossina il blog o entrambi & dell’angelo speciale la tostissima guru che mi manda avanti a calcioni&carezze e mi ricorda di esistere in questo viaggio con la sua energia, la sua forza l’affetto il suo cuore pulito fulgido e bellissimo la competenza di vedere per me laddove io sono talpa —> Dora Vinciguerra e il suo meraviglioso cibo felice?
Se salvo me stessa tanto meglio, ma vorrei tanto, ancora più che me, essere un diversivo una presa di leggerezza un punto di vista che traduce e stempera il dolore in una risata e uno stimolo perché altre persone con una sofferenza simile alla mia, non vedano solo disperazione e solitudine nella fatica di provarci, ma anche una mano tesa, sì, proprio quella che in passato non è stata tesa a me, e proprio per questo a maggior ragione ce la prendiamo e la porgiamo e diamo e prendiamo la forza, perché questo concedermi di sentire e esprimerlo, aiuta anche, me. Se ne sarò mai la prova vivente io staremo a vedere, per altri più degni di me, non morirò finché non vedrò anche una una sola donna nell’universo che si sta detestando cominciare ad amarsi.
Dimmi tutto!