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Cancellare, no, riscrivere.

Quanto ha piovuto quanto ripioverà quanto ovvio piovere per poi smettere per poi piovere a sfavore o come una mannasanta. Quanto piove fuori e dentro casa quanti buchi intoppabili tra soffitto e pelle che li avevo bituminati bene mi pareva. Quante docce quanta acqua introvabile. Quanti fiumi asciutti e digiuni in pericolo di inondazione. Quanta fermezza fissità che attende terremoti è solo pazienza, quanto sole acceca quale spicchio dona e quale raggrinzisce, quanto sudore è febbre e quanto sangue è emorragia se lo chiamo con la forza di un tubicino decompresso non sale nella provetta quanto caldo è scontro di densità incompatibili e tuoni solisti e quale fiocco di neve è la voce fuori dal coro? Quante ambulanze sono una strage e quanta morte è lineacontinua a cui posso dare una sterzata. Quante manciate di sale è “Basta”? Che io abbia il coraggio di non avere più tempo per digiunare.

  • Ricordatevi di seguire il mio percorso frammentato in divenire nel riappropriarmi di me stessa su Instagram e InstagramStories💙
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14 commenti su “Cancellare, no, riscrivere.
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  1. Non hai tempo per digiunare, devi fare un sacco di altre cose: correre sull’Arno, la doccia, scrivere sul blog, i filmati per Instagram … Non ce l’hai, vedi?

    1. E’ smesso di piovere, dovrei uscire a fare commissioni e invece sto qui davanti allo schermo, il che significa che uscirò, naturalmente, quando ricomincerà a piovere.

    2. “Quante manciate sale è Basta” è il top. Voler definire un tempo per tutto quello che dura poco o per sempre, uno schiaffo, un bacio sulla guancia, un salto, una carezza sulla ferita. 🙂

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