Che un po’ la mia vita sta cambiando di brutto nel senso di bello nel senso a bestia nel senso di botto e di bocciòlo nell’istante prima del fiore e che porti sfiga dirlo è che poi sia un cactus non me ne strafrega niente perché mi sto tremendamente Beando di questa pienezza che è insieme spontanea ma anche Scelta. E per la spiegazione, il perché e il percome e il quando e il dove, scendono al livello di nessuna importanza, nessun peso, sulla bilancia un solo unico valore senza parametro, senza unità di misura fisica, la bellezza che non si può trascrivere.
Il dolore, quello sì, si può trascrivere, fiumi e fiumi di dolore. Il preciso momento in cui immergi il piede nell’acqua pura, quello no, quello è solo e per sempre tuo.
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