Mia mamma con i suoi amici non si sognerebbe mai di essere così stanca, così nervosa! Mi faccio così volentieri tutta la città in lungo e in largo per venire qui a chiacchierare intorno a questo tavolo addobbato con la tovaglia felice e fruttata e vorrei mangiare in pace il cibo che so preparatomi con tanta cura, con tanto rispetto per la mia scelta, che mi va, che mi ingolosisce, che mi sazia, mi ingentilisce, appaga e soddisfa e poi parlare d’altro, accidenti, parlare d’amore! Quando si arrabbia diventa ingiusta nei miei confronti, dimentica di quanta fatica per imparare a dare, a stare, dammi tutto ciò che hai, strappati il cuore e lasciamelo rigirare tra le mani, se ne esce fuori con commenti fuori luogo carichi di risentimento, mi scarica addosso come frecciate tutto il suo timore/terrore che io forse non mangi, che io forse vai a sapere cosa pensa, che voglia dimagrire di nuovo, che io vomiti o chissà quale altro film dell’orrore e fantasia che non hanno riscontro nella mia realtà, perché non se lo tiene privato e mi da un po’ di fiducia? Mi viene da chiedermi se non le dia ancora sicurezza pensarmi un po’ malata, così può trovare un’altra vita, una via d’uscita nella sua realizzazione sociale, e soffro di essere qualcosa da cui scappare. Comunque, sono qui, nella casa della luce, non mi perdo d’animo, smorzo la mia faccia da schiaffi, arrivano odori di spinacini novelli e crumble alle mele speziate, e sfido chiunque a negare che il cibo sia davvero il fulcro delle giornate, dei pensieri, dei desideri, e di tante preoccupazioni. Ps: sono tornata di ottimo umore, ho fatto pace con la mamma, il cielo è a sprazzi sereno, il mal di stomaco passa, il pranzetto era ottimo, gli spinacini freschi e il crumble caldo profumato, si scioglieva in bocca, non posso più fare a meno di concludere i pasti con un boccone lieto, vado dal dottore a portargli buone notizie, il castagnaccio è nel forno, il babbo mi spiega le basi della filosofia, la mamma i fondamenti dell’umanesimo, domattina è già tempo di tornare in piscina, e non è certo l’ultima cosa che farò.
Prima o poi scriverò la ricetta esatta della felicità0 (0)
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Tesoro… pioggia, sereno, pioggia, sereno… non è bipolarismo 🙂 E’ solo la vita.. bisogna adattarsi alle stagioni, per viverla. Nei momenti si e nei momenti no. Esistono anni solo d’estate? No. Come non esistono nemmeno solo anni fatti d’inverno. 🙂 E’ la normalità, cucciola. Vai avanti e credici! I tuoi ti amano e non farti crollare questa idea solo perchè capitano giorni di nervosismo in cui tendono ad essere espresse solo preoccupazioni e dubbi, tesoro. Anche i tuoi genitori sono umani quanto te.. come tu crolli lo fanno anche loro. Come tu ti fai coraggio, se lo fanno anche loro…! 🙂
MI pare che questo tuo peregrinare da un posto all’altro per stare con i tuoi non sia l’ideale per un tuo equilibrio sereno , cara Elisabetta ! Sfoga comunque l’esuberanza in piscina: la robustezza del corpo rafforza la serenità e la determinazione dell’animo .Un abbraccio
…non sono certo gli spostamenti che lo danneggiano…
Ciao stellina luminosa!!! sono stata un po’ lontana dal pc, ma mi sono rimessa in pari…mi sembra di capire che siano stati giorni un po’ ‘oscillanti’, ma che grazie alla profondità della tua ‘analisi’ sia riuscita a giungere a capo anche dei momenti meno piacevoli. La tua crescente stabilità interiore non diventerà mai una monotonia emotiva: una sensibilità spiccata come la tua probabilmente vivrà sempre molte variazioni di ‘colore’ umorale e di vibrazioni intorno a te. Ma questo è positivo perché costituisce una ricchezza. La differenza rispetto a prima è che adesso hai la forza, come suggeriva anche Ely, per prestare ascolto a molte più sfumature del lessico ’empatico’, anche quelle che in prima battuta potrebbero non convincerti…un abbraccio forte
sono giorni un po’ oscillanti, ma aspetto il sereno, la stabilità, la saggezza… ahimè quanto è difficile. penso molto a me stessa…ancora poco agli altri..
Amica mia.. non pensare mai.. davvero mai, che tu sei qualcosa ‘da cui scappare’. Tutti abbiamo momenti ‘no’, giornate grigie in cui tutto ci fa paura, in cui tutto non è mai quello che ci sembra. In cui ogni cosa sembra vada per il verso sbagliato e sono i nostri timori, le nostre paure a parlare per noi e divenire ‘la realtà quotidiana’. Ma quando capita fermati e rifletti: niente può sempre andare bene, nè per noi nè per coloro che amiamo. Come capitano giornate storte a noi stesse, capitano anche alla mamma, o al papà. E anche le loro paure, le loro preoccupazioni diventano rabbia e frustrazione che devono sfogare, senza per questo smettere di volerti bene o credere in te! Vedrai che quando le acque si placheranno, la tua mamma te lo farà capire e tu capirai che queste cose che pensi, così ‘orribili’, sono solo tue paure. La preoccupazione di una madre, magari in un momento di nervosismo, non deve essere scambiata per un rancore inespresso e celato; non deve diventare un motivo per pensare cose che non sono nè saranno mai! Tu sei l’orgoglio dei tuoi genitori, anche se talvolta ti pare che non lo esprimano ‘esattamente come vuoi tu’. Ci sono molti modi per esprimere i sentimenti.. tendi l’orecchio e conoscine la varietà.. ne rimarrai stupita. E soprattutto, non scoraggiarti. Dopo la pioggia torna sempre il sereno! TVTTB
pioggia, sereno, pioggia, sereno…comincio a chiedermi se io sia bipolare a circuito breve..
ah la faccia da schiaffi lasciala, è sempre qualcosa di irresitibile 😉
e sai, una madre avrà sempre quell’attegiamento. la mia ancora adesso mi parla come avessi otto anni, delle volte mi fa le raccomandazioni, e fa un po’ ridere per un ultraquarantenne sentirsi dire da mamma cose tipo, vai piano in macchina…
si oppure non ti grattare le bolle
Hahaha già. Mi mette persino a posto il colletto della camicia. Che è peraltro già a posto. Incurabili 🙂
te sei nato con la camicia 😉
Ahahah vero. In effetti l’ho sempre pensato
betty non ti grattare le bolle!!!!!!!!
ecco appunto.