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I want you, so bad

Aveva aperto il frigo e non aveva ritrovato nemmeno una briciola del castagnaccio avanzato dalla sera precedente, poi aveva aperto il forno e ne aveva trovata mezza teglia piena di pinoli, una serata da dimenticare, per lei era più facile visto che ci era arrivata ubriaca fradicia e tutti se ne erano accorti, eppure c’era la birra in tavola per fare bella figura, ma a lei non era concessa, che figura ci avrebbe fatto, ci aveva già pensato da sé, a bere, la peggiore delle torture per un alcolizzato, vedere gli altri che bevono a sapere di non potere agguantare quella bottiglia e scolarsela tutta d’un fiato e poi con un rutto rumoroso digerire la presenza dell’ospite sgradito sul pavimento di casa sua. Eppure aveva agghindato la tavola di rosso sfavillante, la vecchia tovaglia che metteva sempre la nonna Rina per Natale, con i suoi tovaglioli rossi, i bicchieri buoni, e di tanto intanto si alzava a lavare i piatti che avevano sporcato di stufato indiano e di riso dolce, certo non aveva il sorriso stampato in faccia come le altre volte, quando beveva le riusciva davvero male nascondere le proprie emozioni, suo padre per coronare la serata in bellezza era andato di nascosto in camera a rovistare tra le sue cose e le aveva ritrovato le lattine vuote dentro le scatole da scarpe, quindi aveva di che lamentarsi per una settimana buona, aveva l’ennesima colpa da espiare, era nata una criminale, una ladra, una bugiarda, una malata, questi erano gli unici destini tra i quali doveva scegliere come prospettiva, ma poteva benissimo recitare tutti i ruoli insieme, tranne quello della brava ragazza. Comunque da quella domenica, indipendentemente dal babbo e dall’odio che si stava insinuando dentro di lei, si ripromise seriamente, avrebbe smesso di nuovo di bere, di tollerare le sue emozioni solo attaccandosi al ciuccio della bottiglia, questa volta non aveva distrutto solo se stessa, ma i calcoli dell’alcol si erano profusi a spirale come tanti simboli di una tavola periodica che schizzavano fuori da una brace bollente e si andavano a scagliare contro ogni oggetto dotato di anima che trovavano sulla loro strada.

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13 commenti su “I want you, so bad
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  1. tesoro, io conosco e frequento ex alcolizzati, ex fumatori, ex tossici, ex di tante cose negative…
    io, so che tu hai bisogno di un vero aiuto… ma, no l’aiuto che hai avuto fino ad oggi…
    io, potrei indizzarti al centro dove sono state queste persone…
    solo se tu vuoi…
    ti lascio il mio indirizzo email…
    shanty395@gmail.com
    fanne ciò che vuoi…
    un abbraccio bella

  2. Perché se si beve non si vedono più volare gli aironi ma solo il loro riflesso sbiadito nel fondo di UNA bottiglia

  3. non so se Lei ce la farà…
    d’altra parte, motivi per bere se ne trovano a profusione.
    Sicuramente in numero maggiore di quelli per smettere.
    Ma non si fanno sempre cose che hanno moticvo.
    Dico io…
    E dunque…
    Vedremo…

  4. Ma sarà progressivamente più difficile ,ove si continui a bere e a rismettere! Fidati , è sempre più dura! Superati i primi terribili 4/5 giorni diventa molto più facile! Buona domenica

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