Io non ne parlerò più, perché parlare di me significa parlare di noi. Sono la maga del fraintendimento. Mi sveglio molto presto sento piovere al di là della tenda e sembra che stia entrando l’acqua, rimango a bocca aperta per mezzora entrano ed escono delle mosche, piove ora sui miei capelli bagnati e quando arrivo al bar sembra non mi sia portata l’ombrello, odio gli ombrelli, odio che non mi lascino le mani libere di gesticolare, di spiegare, che faccio una gran fatica a fumare, in buona fede nell’arco di due settimane sono diventata da carnefice a vittima di un quasi stalking virtuale, che ha bisogno di un avvocato, senza alcun calcolo né malizia, ho fatto un tremendo errore inconsapevole che quel nome che avevo invocato a cuor leggero era lo stesso della sua donna errore la cui sfumatura ho capito solo adesso, le cui conseguenze forse non capirò mai: ho una grande commedia degli equivoci da raccontare. Sono un’antipatica palestrante delle gaffes, anche ora ne ho fatta una tra le righe. Testona. Che sono stronza sì, ma far soffrire qualcuno in modo così preciso e mirato, non lo faccio più. Devo stare attenta a quello che scrivo, perché si ha diritto ad avere degli scheletri da nascondere.
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Tu sei davvero una maga, mi hai stregato. Catturi la mia attenzione come nessun’altro blogger. A volte leggo un tuo post, poi lo rileggo, poi lo rileggo, poi lo rileggo, per cercare di comprendere la trama integralmente. Non sempre ce la faccio, mi sfuggono i collegamenti temporali e tra i soggetti, e quelle volte mi chiedo: sono io che non ci arrivo oppure è lei che delle volte riporta i suoi pensieri integralmente, senza “tradurli”, senza curarsi troppo di renderli comprensibili a chiunque,
riporto i miei pensieri integralmente senza tradurli, è questa opzione.
Una maga….per me lo sei, e non del fraintendimento, della vita.
Comunque ve lo dico io che siete bellissimi…fidati.
ohhh, grazie, fanno sempre piacere i complimenti!
Diceva un mio ex: Quello che scrivi su internet è inchiostro. Non matita, inchiostro.
e a volte fa male. anche se tu non vuoi farlo.
io parlo tantissimo con me stesso, mi rispondo pure e a volte litigo pure a voce alta…
eppure non credo di essere matto (o forse sì) 😉
un po’ matto sì, dai 😉 anch’io litigo spesso allo specchio
hahaah matti ma bellissimi 🙂
vero. bellissimi. diciamocelo da soli che se no chi ce lo dice?
hahahaha ma sì esageriamo 😉
meraviglioserrimi!!!
🙂
basta spiegarsi…non è mai troppo tardi, dicono…
si ma delle volte bisogna evitare l’irreparabile
ehi tu. la gente non sa leggere. io non so leggere. non so nemmeno leggermi. come facciamo a comunicare? ché alla fine le parole servono solo per fraintendersi, altrimenti non ci si divertirebbe a fare bordello.
però ogni tanto ci vuole un bel rogo.