Relax, Betty, relax. Anche se tra poco devi fare un discorso importante col babbo, ma importante davvero. Goditelo. Te lo meriti. Ti sei presa una bella camomilla zuccherata. Embè. E da quando? Da oggi. Da oggi sto aumentando la quantità e la qualità di cibo volutamente perché voglio, voglio assolutamente, che mi torni il ciclo. Voglio tornare a essere una donna, non più un elfo asessuato in vetrina al reparto psichiatrico come esemplare raro di lenta follia suicida. Ho voglia di mangiare: mangio. Questo mi guida, questo mi dice l’istinto oggi, e oggi sento di avere un fiuto da lupa. Sono stata tutta la mattina a chiacchiere con la mamma, le ho comprato il regalino di natale coi soldi della pensione, è povero ma non misero, ho avuto un gesto di riguardo verso di lei a pranzo, le ho versato l’acqua nel bicchiere. Da malata non l’avrei fatto, mi ha fatto notare. E’ una piccola cosa, ma io non me ne ero neanche accorta, da quanto mi è venuta fuori spontanea, ho cambiato il rotolo di carta igienica nel bagno quando mi sono accorta che con la mia pipì l’avevo finito, ne ho messo uno nuovo per farlo trovare pronto al prossimo e non costringerlo ad andarselo a cercare coi pantaloni slacciati a giro per i cassetti lontano da water, e questo perché avevo lo stomaco pieno, e il cervello sveglio. Ci ripensavo mentre sorbivo la camomilla tenendo la tazza tra le dita irrigidite del freddo, non ha nevicato, ma con tutti i passettini avanti che sto facendo in questi giorni, il destino poteva anche farmi questo dono, stamattina, oltre alla schiuma inaspettata nel cappuccino di soia del B-Veg. Ho pensato orgogliosamente al babbo, assicurandomi che non si perdesse lo scoop gli ho scritto un sms con a caratteri cubitali sottolineato il fatto di aver mangiato e di essersi doppiamente servita della schiacciata alle noci, d’accompagnamento al wuster di tofu e friarelli e il cavolo nero. Ho preso la mamma a braccetto e ho pensato espirando winston vapore e candore mamma come sono soddisfatta di me e lieta di questo pranzo insieme accompagnato dal cric croc dei gherigli tostati nella schiacciata, che felicità esserci riuscita, che felicità nelle piccole cose, quanta sicurezza nella chitarra poggiata alla parete, quanta armoniosa asimmetria nei libri accatastati a formare un albero di natale, che calore ho trovato nel giorno più freddo dell’anno alla guancia sinistra oggi appoggiandoti leggermente la testa alla spalla imbottita di piumino vecchio, ho assaggiato una natura che il mulino bianco se la sogna, stasera mangerò la pizza con i miei amici, ora parlo d’amore col babbo, e non mi sta succedendo nulla di brutto, e che succede quest’anno, e che succede, la cibalgina-due-fast per alleviare i dolori mestruali è lì nel cassetto che attende solo di essere consumata e di finirmi sotto la lingua, si avvita su se stessa come una scatola a molla, mamma, babbo, sorellona, vi accontentate? quest’anno dei Maya succede che io non sto morendo!
Nuovo motto: fumare e ingrassare0 (0)
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Ciao Elisabetta. E’ bello leggere queste cose, certi messaggi sono assolutamente positivi. E la rinascita è sempre un miracolo, goditelo tutto, te lo meriti. Sei una donna coraggiosa!!!
grazie Martolyna, benarrivata a casa mia
Grazie Elisabetta per esser passata da me e noto dal tuo scritto ulteriori progressi ! E’ già un pò di tempo e continuando sarà sempre meglio , fino a sentirti soddisfatta di te ! E lo saranno anche i tuoi dandoti la fiducia che meriti. Non esagerare col fumo (forse hai letto la mia battaglia in proposito , dura per me che avevo iniziato a 12 anni) magari e mangia con gusto quello che ti piace! Dolce sera ,mia cara!
Che bello scoprire ogni giorno di essere più forti, un abbraccio 🙂
Ma ora ho capito chi sei. Dandyna. Ti avrò letta sei o sette anni fa quando ti pubblicava Lietocolle, all’epoca in cui avevo scritto una prefazione per un libro dei loro. Sic transit.
Ebbene si sono proprio io benvenuto a casa mia 🙂
Scrivi la prefazione per il mio libro di ricette d’insuccesso assicurato dai, non scherzo 🙂
evviva!
Alla faccia dei Maya!
E ti pare poco :-D!