Era andata al vegetariano con la mamma e tutto sembrava andare per il peggio, niente poteva andare bene dopo aver preso un caffè e aver abbandonato per la strada senza recapito l’olandese più bello d’Olanda e più bello anche d’Italia -dopo il suo ex, forse, e lo diceva per non inimicarsi l’ex- e lei l’aveva beccato proprio nei due giorni di trip a firenze, visto che era di residenza dalla sua ex a roma, era tutto un mega-trip di ex ed era venuto a fare un giro, giusto per, e lei l’aveva abbordato in pasticceria, con la scusa di non avere i soldi per un cornetto integrale senza miele, quello col miele poteva permetterselo, era incredibile, e lui si era offerto di pagarle lo spuntino, per una volta raccattava da mangiare invece che da bere, ok, aveva raccattato anche il caffè macchiato di soia, era proprio il bar giusto per chiedere una cosa del genere, un buco in mezzo a un vicolo, ma poteva essere anche rinchiusa in un bidone della spazzatura con il turista sprovveduto a stentare un inglese rintanato in soffitta nel cervello, gli aveva chiesto se voleva la sua email e lui, con una sicurezza che non avrebbe sfoderato nemmeno gli dessero l’ultima unzione, chiarì in un inglese crucco che no grazie non sapeva di che farsene al ché lei rimase un attimo irrigidita per non dire impietrita poi accennò un mezzo sorriso sdentato e gli strinse la mano e allora beh grazie della pasta, nicetometyou, dopo di questo credeva che non le sarebbe piaciuto più nulla d’ora in poi, nemmeno una braciola di seitan con salsa di mele, a pranzo offrivano solo un misero pranzo/da/lavoro composto di insalata e mozzarella e lei mai più si sarebbe sognata di addentarne un filo, neanche strutta nella pasta, neanche fosse sulla terrazza sul mare nel ristorante più lussuoso del mondo con la mamma migliore del mondo, cosa che non era, comunque. Si rassettò i vestiti buttando giù lo spezzatino, si negò al caffè e si ripropose di dormirci sopra due ore almeno prima di mettere il capo fuori di casa ancora una volta, ma un due di picche smerdato in faccia non le bastava e decise di rincorrere il suo ex all’ufficio, per farsi vedere bella ingrassata e piena di bollicine di grasso sul viso ma quantomeno sobria, amareggiata ma sobria, a elemosinare per niente sobriamente neanche mezzo bacio sulla guancia. Tornò a casa con la coda tra le gambe, si esfoliò la pelle e si spurgò con una doccia dalla forza di getto titanica, scaraventò il volume di Abbey Road alla linea massimo di perforazione dei timpani, afferrò uno shampoo come microfono e cantò il suo requiem.
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ah io sono davvero poco lasciva credimi sono un ghiacciolo
mo’ te la sei cercata e mi appiccico come una piovra
esfoliò la pelle
è un’espressione degna di Madame Bovary
Ora non credo tu sia così “lasciva” (anche questo me gusta) ma potresti diventare una grande contestatrice di costumi lo stesso.