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L'inconveniente di essere nati La tentazione di esistere Lazzaro alzati e cammina Post mortem Self Smembramenti

Itaca 2012
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Ascoltando la Ballata n.1 in G (che nota è? non me ne intendo di tecnicismi musicali, sono una ascoltatrice non una musicista) minore di Chopin e ogni volta mi meraviglio di quanto ancora riesco a commuovermi con un compositore così romantico e morto così romanticamente giovane, grande riferimento insieme alla sua amante Sand, la Nin e alla Woolf e alla Plath e mettiamoci anche J.C.Oates, come scrittrici di riferimento, pezzi grossi lo so, niente a che spartire con la mia misera scrittura ma grandi donne da tenere sempre bene a mente quando scrivo, quando leggo, quando vorrei avvicinare la mia vita a una vita vagamente artistica, intellettuale, di duro lavoro e sacrificio e di grandi frustrazioni ma anche di tante piccole gioie, come far leggere i propri racconti ai miei genitori e ricevere il loro sorriso il loro commento la loro critica e i loro suggerimenti, sapendo d’aver scritto da sobria e da ben nutrita, e il non rispondere al telefono mentre sto battendo furiosamente le dita sulla tastiera, alienarmi da tutto e tutti per quattro ore al giorno intervallate solo da qualche sigaretta e minuto in piedi a riflettere, a farmi prendere dall’ansia per la vanità dei miei scritti, la loro sporca evanescenza, poi riprendere a fatica riaccendendo le casse al massimo e lasciarmi perforare il cervello dai tasti del pianoforte, riprendere fiato dopo una sessione mattutina intera di logorio mentale e angoscia da scarti di parole e frammenti improponibili a un eventuale racconto partorito se ho fortuna, scorie da riversare sul blog, pranzi e spuntini da preparare per non farmi mai cogliere affamata, marce funebri su Itunes per farmi passare il mal di testa dell’astinenza del giorno prima. Sono sobria, e non ho mai scritto così tanto e male. Ma sono sobria, pasciuta, umana. E sono una scrittrice attiva, non c’è niente da fare, è il mio dèmone. Faccio e disfaccio la l’intessitura delle mie parole come una Penelope fallita 3000 anni dopo aver ritrovato il suo Ulisse.

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Elisabetta Pendola

SEO specialist. Specialista SEO organica appassionata di cibo, alimentazione sana, colori e buonumore.

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1 commento

  1. sol! 🙂

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