I Feel Betta

Sono ridotta al massimo delle mie potenzialità, la fuga dopo pranzo eppure il pranzo l’ho fatto, e abbondante, con tanta mozzarella e l’insalata verde, radicchio, cetrioli, carote, con tanto pane, di quello buono, toscano, croccante fuori e mollicoso all’interno, ho preso due cantucci (culacci) interi e li ho sminuzzati a dovere ma li ho mangiati tutti, dal primo all’ultimo boccone e si salutavano deliziosamente con le foglie croccanti e i cetrioli freschi e il pomodoro morbido e succoso e la mozzarella di bufala densa e lattiginosa, oggi il centro diurno si è speso bene, anche se la mia arteterapia quotidiana ha fatto schifo, come ogni lunedì, non partorisco che mostri, questa volta a pastelli a olio, ma è uguale, ho il senso artistico di una ciabatta, eppure ci ho dovuto mettere la firma e la data, e cavolo se ci ho pigiato con quei pastelli, dio sa se ero arrabbiata. E’ ormai troppo tardi per fare qualcosa e troppo presto per non fare nulla, quindi ho deciso di lasciarmi esistere, in questo pomeriggio caldo, umido, buio, e lascerò che sia il cane a vigilare per me mentre dormirò sbirciando grey’s anatomy quel tanto per non sentire il silenzio della Sete.