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L’epilogo abiurato di Freud

Sognavo di ergere intorno ai confini netti tra il dove sto io e dove giunge notizia molesta che sul serio il là fuori esiste e il sole non s’è ancora annoiato di salutarlo con grandi speranze più pena mi fa del cocciantiano poerodiavolo, una palizzata di GrissinBon, per sicurezza.

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8 commenti su “L’epilogo abiurato di Freud
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  1. Ho letto questo tuo pensiero e ancora una volta ho pensato che mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensi di Evangelion, se per te il protagonista e’ veritiero o artefatto.

  2. Poesia pura. Prosa pura mi pare non si usi. Virgole o non virgole, che qui non servono, hai scritto qualcosa di bello, quale che sia il nesso tra le parole e il valore che ha per te! Buon sabato – caldamente scaldato!

  3. ma io mi sento tanto cretina perchè leggo le tue cose più volte e mi scervello nel decidere dove andrà la virgola, dove le pause….e più mi scervello più rido perchè sei geniale!!! Forse non capisco il senso perchè sono un pò tocca 🙂 ma mi piace un casino!!!

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