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Armata di cesoie affilate, cordoni ombelicali recisi. Operazione completata e scontrino accartocciato e gettato nel cassonetto con scrittori, poeti, filosofi: gentaccia che non fa bene all’anima, per quanto loro ne siano alla ricerca. La ricercano perché ne sono privi. Se l’anima ti appartiene, non la vai a cercare in capo al mondo, in fondo a libri trascendendo e trascurando e dimenticandoti che sei un uomo, o una donna, e che devi ridere, ogni tanto. Fa bene anche alle rughe d’espressione, quanto sono più decenti, accettabili, simpatiche, quelle ai lati della bocca aperta in un largo sorriso, la faccia perennemente accigliata, filtrata da diversi livelli di sovrastrutture rigide fino a raggiungere la follia, fino a dimenticare la gentilezza, talvolta rasentando la maleducazione. Niente contro di loro, ma che espletino la loro marinatura nell’aceto che scorre dai loro centri nervosi. Uomini privi di sentimento, cinici, indecisi, torture umane, eddai, che palle. Una vita a perdermi tra le righe, le loro, le mie menate, le nostre messe insieme, una tempura variegata e rancida. Ok, volgare e profondo, che a volte sono la stessa cosa. Ci vuole. Ho mandato a Dimi tutte le nostre foto insieme e mie e sue compromettenti tipo quella con l’asciugamano intorno alla vita che stringe nelle mani il bastone di un mocio vileda perché voleva rassettare un poco casa prima che arrivassi, le ho fatte con l’ipad. Carino, no?! C’è anche il video del nostro primo incrocio di sguardi. Hot stuff people! Solo che lui non c’ha il computer, e quanto mi piace, stacosa. Che cazzo mi ha fatto quest’uomo. Mangio, per forza d’inerzia e appetito e per recuperare le forze di tutte le volte che abbiamo fatto l’amore. In english, please. This, baby, is not sex, is making love, like we are kissin all the time, ya know. YessssIknow. Facciamo che è un sogno, col cavolo che mi sveglio, anzi, sono tre giorni che sono tornata e non riesco ad andare a dormire perché ho paura di svegliarmi e di realizzare che è stato tutta una strana sinapsi e connessione chimica della mente in fase chissàcosa mi hanno messo nell’orata alla griglia quella sera. Che poi c’erano i pescetti strani del mare Egeo e i gamberoni di cui si è appropriata la mamma. Certo il mio uomo è un cuoco, un dj, un personal trainer, un gran lavoratore, e un inguaribile festaiolo con scritto sul retro della maglia Gigolo Latino 500$, la musica truzza e andiamo nei club di Thira a ballare fino a perdere i sensi, che poi mi deve tenere per mano perché ho i tacchi quindici metallizzati e la strada è fatta solo di ciottoli, quando mai un poeta un critico uno scrittore un filosofo un barbosissimo e pomposo letterato ha avuto il coraggio di prendermi la mano sotto casa sua perché si guardava intorno terrorizzato all’idea che qualcuno potesse vederlo insieme a una come me, media e brutta e con la pancetta e scrittrice che brrrrr, scrive di sentimenti, e che tentava di essere sorridente ma veniva scoraggiata dall’ennesima frase deprimente, o dall’ultima genialata aforistica sulla vita, uno che ti guarda e nella sua testa non pensa se ti ama, se ti desidera, cose da noi umani, ma se fai rima, penso che col Greco guardiamo insieme i film dell’orrore mangiando patatine e cioccolata e altre schifezze e ci svegliamo ricoperti di briciole e diciamo oh Fuck Baby. E ridiamo. E non ne abbiamo mai abbastanza. We can’t stop. Penso che la grande differenza dell’amore dalla letteratura è che quest’ultima è un lavoro compiuto, un continuo rimando, pensa a quando fai l’amore e lui ti tira fuori una citazione, un volo pindarico che vola continuamente lontano da te, sposta l’attenzione per non guardarti: ehi, sono qui. WTF stai veramente pensando alla meditazione orientale mentre fai fatica a sfiorarmi? L’amore vero, quello che davvero ti fa volare, è un opera incompiuta, arriva come le onde del mare, travolge, scuote, sommerge le isole e fa posto al sole, all’alba al tramonto, e tu sei lì a fissarli incatenata con gli occhi e vorresti allungare le mani, e col cazzo che importa se chi ti mette le ali lo fa con un dito, se ti da i brividi anche quando ti dice Schopenhauer chi?! OMG I LOVE HIM!

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3 commenti su “Dirottamento
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