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L’albero di Antonia -dipende da noi donne-
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Sei contenta mamma che faccio pubblicità al tuo appello? Va beh, quando te lo meriti te lo meriti, dai, e poi spiego perché mi abbasso a fare questo. Volevo dormire di pomeriggio, uno stanco e imbarazzato pranzo col babbo al Pallaio, dove per riempire la bocca e non essere costretta a parlare, non avendo niente da dire, a osservare la sua faccia scocciata, mi sono ingozzata di covaccino all’olio dopo aver opportunamente evitato ogni traccia e parte contaminata di grasso sciolto di prosciutto crudo, mi sono alzata a fatica e tardi stamattina a causa della mattonata gastrica di noci e anacardi di ieri sera, e invece sono andata a vedere L’albero di antonia alla sede rivoluzionaria della mamma. Per principio tutto quello che fa la mamma nella sua nuova vita da donna libera mi resta indigesto, ma oggi mi sono fatta coraggio e ho affrontato l’ignoto e sconosciuto territorio della compagnia. Sono stata brava, non ho sputato in faccia a nessuno, ha! ha! e a dire la verità, non sono stata poi così male, mi hanno accolta bene, come una di loro, alla pari, non hanno fatto pasto di me né mi hanno impaurita o importunata, semplicemente, mi lasciavano andare dove volevo andare su e giù per la stanza, e io stranamente volevo andare da loro, avvicinarmi io per prima, parlare, sentire quello che avevano da dire. E, toh, ce l’avevano, e avevano anche un mezzo sorriso, per me. Ammetto che non erano proprio tutte cazzate, anzi, per avere l’età media di sette anni in quattro, ed essere vestiti peggio del primo Jiovanotti, spiccavano i cappellini retroversi e vari piercing che, cavolo, ce li avevo anch’io quando giocavo a fare la borderline ma ora capisco che ero solo una delle tante, quando ero ggggiovane, erano discorsi piuttosto acuti, profondi, anche interessanti. Insomma mi sono trovata bene, sono anche riuscita ad aprire bocca senza sembrare una svampita, ho un po’ fatto la mia parte di asociale andandomene nel bel mezzo della discussione, dopo essermi preventivamente procacciata una dose adeguata di crumble alle mele vegano che era l’unico dolce che potevo mangiare ed anche quello che alla faccia dei dolci non vegani che erano stati preparati per la merenda post-film, è stato spazzolato via tutto in brevissimo tempo. Il film era bello, parlava in modo leggiadro di temi importanti quali la forza delle donne, che sono la base di ogni collettività, pur piccola che sia, che portano con sé la giustizia, e la forza, e l’amore per se stesse e per gli altri. Sono contenta, brutta sbruffona anatroccola misantropa che ha messo le zampette fuori dal nido sicuro, di non essere rimasta a dormire. Io scappo, scappo, scappo, son sempre scappata, non perché gli altri non abbiano niente da dire, forse solo mio padre, che fa tanto il filosofo, in realtà è quello che ha meno da dire, ma per l’arcana, umana, antica come il mondo paura, di non essere io capace di reggere un confronto, uno scambio, la paura di ascoltare qualcosa che sia al di fuori di me, o se parla di me, tremi in bilico tra il mi piace e il non mi piace.

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Elisabetta Pendola

SEO specialist. Specialista SEO organica appassionata di cibo, alimentazione sana, colori e buonumore.

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12 commenti

  1. elena dice:

    p.s.: ovviamente era ‘aggiudicato’! ma stamani perdo le lettere sulla tastiera, anche al lavoro…

    1. ti andrebbe di vedere “il lato positivo” al fulgor mercoledì?

  2. elena dice:

    Topinaaa! che bello che sei stata a vedere il film (che poi è stupendo ‘L’albero di Antonia’) con la tua mamma in barba alle tue paure <3 nessuno ti ha mangiato e tu hai pure mangiato il dolce ah ah ah
    poi, ognuno rimane libero di preferire un contesto ad un altro, trattenersi per il tempo che desidera e interargire con chi gli pare, ma non è bellissimo sentirsi liberi di scegliere senza paura, sulla base di semplici e legittime preferenze personali? Che forza che sei stata 🙂
    A proposito di cinema, ci siete mercoledì per la 'pora' annina? così mi aggiorni su ciò che tu sai e mi coccoli un po' che il giorno dopo c' ho l'ecografia alla bimba e entro sempre un po' in ansia ( mica penserai di essere l'unica col copyright della paura qui, vero? 🙂 )
    Ti voglio bene
    E.

    1. sì sì sì mercoledì Anna! ti posso coccolare anche tutta la sera, lo sai che sono la maga delle coccole, io? non sembra ma è così 😀

      1. elena dice:

        allora giudicato! scegliete voi cinema e orario e aggiornatemi pure via sms 🙂 tanti bacini

  3. Ciao vecchia sola impertinente
    Mancò la decenza di dirmi ciao
    No Vabbe
    Ti voglio bene uguaglio

    1. ma se mi sono appena segnata il tuo num di telefono, guagliò!

  4. Film che mi manca, ne ho sempre sentito parlare bene ma non l’ho ancora mai visto… Provvederò…

    1. ranagiovanna dice:

      lo trovi intero su you tube!

  5. Babette scusa ! 🙂

    1. è verissimo anche se la storia è diversa, come tipo di atmosfera l’ho detto anche io nella discussione

  6. Il film mi ricorda tanto il pranzo i barbette e’ piaciuto molto anche a me .adoro il cinema .

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