Mi osservo accendere e spegnere sigarette mezze fumate e attingere a pieni polmoni senza pietà dall’intoccabile pila di scorta, apro e chiudo la porta del forno aggiustando la temperatura a frittura d’ossigeno mentre mi colano i sudorini freddi giù per il viso e salivo ai lati della bocca all’idea di mangiarmelo tutto, qualsiasi cosa salti fuori da quella catacomba. Incrocio i piedi tra di loro fino a farmi male ai calli e rosicchio e ricopro di nutella veg ottocentomila tocchetti di pere acerbe. Guardo Ragione e Sentimento di sbieco e tremo, urlo, scaccio qualcosa di molto fastidioso tra i capelli. Vado avanti e indietro dalla camera al bagno svestendomi e rivestendomi come se fare o meno la doccia fosse la soluzione definitiva e decisiva per sbloccare la situazione. Alla fine getto gli stivali a terra e mi butto dentro. Nemmeno il babbo che resta a casa stasera a cuocere il cavolfiore e mi propone di andare insieme (!) al corso di ceramica Raku mi tranquillizza. Stamattina stavo male male male. Mi sono presa un bello spavento. Detesto stare male. Sono stata troppo male. Scoppiavo a piangere se mi si sfiorava una manica di piumino. Mi sono dovuta mettere a sedere su una panchina in mezzo al campo pedonale perché mi si erano informicolati tutti gli altri, mi si erano bloccate le mani e paralizzate le gambe, non riuscivo a smettere di guardare un punto fisso e singhiozzare. Le parole rassicuranti della mamma mi entravano da un orecchio e uscivano dall’altro, non mi domesticavo con la tastiera del cellulare e farneticavo imbambolata che non riuscivo a rintracciare il babbo e che dovevo assolutamente parlargli. Per dirgli non so neanche cosa. Forse per sentirmi dire che sono ancora un’ospite gradita in questa casa, che servo ancora a portar fuori il cane, che ho il permesso di utilizzare il forno, nonostante io abbia rotto due microonde e una macchina macina caffè, nonostante io sia così spiacevole in questi giorni. La mia psicologa è una specie di sciamana, ha individuato subito che sono in urgenza (craving) da brusca interruzione di fluoxetina, mi ha vista stanca, svogliata, irritabile, coi nervi a fior di pelle e un prurito diffuso che è probabilmente psicosomatico visto lo stress a cui mi sto sottoponendo in questi giorni, sostenendo di essere forte, di aver reagito benissimo al post-Gianni, al post-sfuriata tra i miei, facendo spallucce rassegnate di fronte al compleanno imponente della mamma, per poi ritrovarmi a fare i picnic notturni a base di cioccolata nascosta nel comodino. Niente di male nel mangiare cioccolata, si potrebbe dire, dovrei essere franca a questo punto dalla paura d’ingrassare, di essere una donna generosa, in tutti i sensi, ho patito tanta fame, è il mangiarlo di nascosto che mi deprime e fa sentire sporca, preoccupata, anche perché inevitabilmente il nascondere castagnacci sotto il letto genera l’inquisizione forsennata, drammatica da parte degli altri delle stanze, degli oggetti, dei vestiti, persino delle solette delle scarpe, perpetuando l’umiliazione. Mi vedono fumosa, tumida e spenta, hanno terrore che mi riprenda una crisi di vomito. Io lo scongiuro, non lo farei mai più, ma tutti mi hanno vista morire, con la testa nello sciacquone, come posso chiedergli di non provare un brivido quando mi chino a bere? La stregona insiste perché io vada in piscina, perché io assecondi i miei desideri di dolce davanti al mondo, sono legittimi, perché io sia una donna conciliante con me stessa, perché io mescoli farine e olii, perché io mi faccia un bel bagno e mi idrati con la passiflora calda, perché fino a che la mia serotonina non sarà tornata in circolo, io mi coccoli, riposi e perdoni. Invece io mi gratto e spazzolo, senza trovare pace, le mie torte vengono amare, la crema sul corpo s’irrancidisce al contatto, faccio solchi sull’asciugamano, contamino la casa di piaghe e spore e mi ritrovo poi, comunque mi lavi, l’ombelico come un grilletto e sotto le unghie tanta polvere da sparo. Update: una cenetta di cavoli misti e fave spezzate, un castagnaccio diviso a metà seduta al tavolo di cucina accompagnato da un abbozzo di sorriso d’incoraggiamento del babbo, una sigaretta fumata fino in fondo mentre tutti guardano sanremo, e altri la partita, sbatto le ciglia salutando la mia giornata davanti a Ladies in Lavender, e la natura mi rapisce.
Quando torna da sciare il mio psichiatra?0 (0)
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tenterò. hai messo la tua ricetta da qualche parte nel blog? oppure è una ricetta segreta!
non preoccuparti, io definirei questi episodi, al pari delle scosse di assestamento dopo il terremoto: spaventose ma praticamente invevitabili.
sono certa che quando arriverà il sole della primavera andrà tutto meglio.
ma sai che io il castagnaccio non l’ho mai fatto?
DEVI farlo, è la cosa più semplice del mondo!
Hai fatto tanta strada e in così poco tempo che credo che sia normale, in certi giorni, provare un po’ di sgomento per un ‘cambiamento’ che fa paura. Ma questo ‘cambiamento’ sei sempre tu, ancora più bella e più forte, sempre più vicina alla realizzazione dei tuoi sogni. Sii dolce, se puoi, con te stessa perché il buio, come dice Ely, è fatto di pensieri disfunzionali e denigratori, mentre tu sai quanto vali. Ti abbraccio forte e ti auguro di mantenerti salda al centro del tuo mondo, circondata da quelli che ti amano, uomini, donne e animali inclusi!
grazie Elena io non mollo, non mollo!
Il racconto di uno stato psico-fisico a fosche tinte , cara Elisabetta , e me ne dispiace ! Forse la delusione del Gianni ti ha colpita più profondamente di quanto pensassi..Ma comunque un suggerimento spicciolo e quello di non porti troppi problemi coi tuoi e soprattutto non mangiare di nascosto ! Mangia quello che ti va e ti piace alla luce del sole! Ti sentirai veramente più libera .Un abbraccio!
ottimo consiglio, Lucio!
anche tutti gli altri naturalmente
Ma amica mia.. non sei mica un elefante! Ricordi cosa ti ho detto? Delle volte ci si vede, nei momenti ‘no’, più grandi di quanto in realtà siamo davvero! Perchè abbiamo patito tanto ed è normale questo cambiamento, che delle volte, in attimi in cui il mondo vacilla.. fa vacillare anche noi! Ma siediti. Respira profondamente e ricorda che non c’è nulla, davvero nulla di sbagliato in quello che sei; il tuo babbo vive di te, anche se non sempre queste cose vengono dette; la tua mamma ti adora.. pensa ad un bel dolce da farle per il compleanno! Pensa alla bellezza che stai diventando e ai tuoi sogni che diverranno realtà! Non lasciare che il buio, invidioso di quello che stai facendo, ti metta in testa le cose più strane! Conosco quel nervoso.. ma sai che ti dico? Che tu la cioccolata mica la mangi di nascosto..!! Se dovessi scegliere un momento migliore e adatto per mangiarla di certo sceglierei la notte.. quando non mi vede nessuno, quando mangiarlo è un piccolo peccato che so soltanto io 😛 Che piacere c’è, sennò in un peccato così bello?! Il cioccolato è fatto per essere mangiato di nascosto 😀 Che dici, la vogliamo vedere così? Dai che sei stupenda e devi andare FIERA di te in costume! Perchè sei BELLISSIMA ELI!!!! 😀 TVTTTB!
ely ti voglio bene
e se passi da firenze sabato 16 sei invitata al mio compleanno
ely e se le facessi un mega castagnaccio?? grazie delle tue parole, spesso mi sento un baule, sto riprendendo veramente tanto peso, ho paura di scoppiare uno di questi giorni, mi vedo cambiata e strana…mi pizzica dappertutto, mi sento goffa e inutile
non ti preoccupare che quando entrerò io in acqua tutti guarderanno la mia figurina di 60enne… e voi poveri giovani fiorellini verrete travolti dalle onde e dall’invidia di cotanta avvenenza!
uahahaha facci il tuffo a bomba!!!
Sei un pò giù tesoro mio… ma passerà vero? ne sono certa.
Non preoccuparti, tu per tuo padre sarai sempre un ospite gradita…
Cerca solo di non mangiare di nascosto… fallo alla luce del sole… tu, non devi avere paura.
A te, piacerebbe andare in piscina? se si… allora vai… altrimenti rimanda… chi ti corre dietro?
Un bacio tesoro mio
mi piacerebbe tanto andare in piscina….è di mettermi in costume ingrassata come sono che mi fa paura…
starai benissimo in costume!
mi sento un elefante…
tesoro mio non lo sei!
Sei stupendamente magnifica!
grazie sei davvero meglio del prozac :*