Col Gianni è divisione di rotte, senza pentimenti, ripensamenti, tentennamenti. Ho meditato molto in questi giorni e mi sono sempre più convinta che non ho bisogno di uno psicologo che mi impartisce la lezioncina su come mi devo comportare, su come mi devo vestire (perché faceva anche questo), su cosa devo mangiare, su come devo essere. Sono abbastanza grande e sana e di robusta costituzione ormai che se ho bisogno, ho bisogno di un rapporto alla pari. Di genitori ne ho già due e tosti tutti e due, e uno staff di medici, psichiatri, infermieri, psicologi, amici, consulenti, nutrizionisti in gamba da farmene uno strascico. Non posso stare con una persona che esce con me solo a condizione che io sia come lui mi comanda, cioè diversa da così, che io vada con la leggerezza di chi abbraccia una nuova fede rinnegando il proprio vissuto dal dottore che gli ha consigliato il suo amico, senza apprezzare quello che sto facendo per migliorarmi, io sono un processo, un progresso, non un traguardo. E quando e se mangerò le uova non sarà perché sono benedette, ma perché saranno bio, né le costolette di maiale felice perché un maiale non sarà mai felice di vedere sgozzare sua madre, checché il Gianni dica e vaticini che gli animali sono inferiori e non sentono la sofferenza come noi umani, non ci riesco, non mi torna, soffocavo la mia rabbia per amor suo, per farlo contento, ma il maialino che è dentro di me urlava, e mi diceva, sii te stessa! Il percorso di guarigione che ho intrapreso è lungo e tortuoso, e ho bisogno di supporto, di fiducia, non di minacce a suono di campane, se non cambi non possiamo stare insieme, è una vecchia storia, lo sa lui a che livello stavo male prima, lo ha guardato in faccia l’abisso come lo hanno guardato i miei genitori, il pericolo e le conseguenze di dire una cosa sbagliata, non si può permettere di sputare sopra i miei dottori, sopra i passetti che metto in fila giorno per giorno, forse minuti, anche, a volte, impercettibili, a prima vista facili come mangiare un risotto al carciofo con la mamma, senza che un esorcista mi tolga il male con uno schiocco di dita e un’unzione a croce sulla fronte, il miracolo lo compio io, evolvendo, la pecorella smarrita non deve tornare da nessuna parte, ha scelto la libertà di brucare l’erba che vuole.
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Ciao Elisabetta. Non conosco la tua storia, ma intuisco alcune cose dai commenti, oltre che dal tuo post.
Mi prendo la libertà di offrirti la mia opinione (nel caso sembrassi saccente o paternalistico ti prego di scusarmi… mi succede spesso, quasi sempre direi 🙂 ).
La tua prima responsabilità è verso te stessa, per cui trovo la tua scelta legittima, anzi, necessaria.
Quello che ora dovresti evitare, però, è di legarti al ricordo della situazione, della persona, delle catene che avevi addosso (perché di quelle si trattava).
Ma non forgiartene di nuove, perché le catene che ti impongono gli altri le puoi spezzare (con impegno, certo), ma quelle che ti forgi da sola non le romperai mai.
Ti sei voltata nella direzione giusta (ti leggo positiva e decisa)… ora continua a camminare senza fermarti… ci potrà essere o non essere qualcuno che ti accompagnerà per un tratto, o per tutta la strada, ma quella che deve dirigere i tuoi passi sei tu, e nessun altro (resto del mondo incluso).
e’ la vita: ad ogni evoluzione corrisponde qualche orpello che ci scrolliamo di dosso. a volte anche persone. soprattutto per quello che racconti del tuo passato meriti tanti complimenti per la rapidità con la quale risali la china e riprendi in mano la tua vita. brava!
grazie luna, in realtà la lotta è continua, non mi sento per niente arrivata e ho costante bisogno di migliorarmi, forse tanto quanto prima miravo a toccare il fondo adesso sto scavando le pareti per arrampicarmi su una vetta che sconfina nelle nuvole…
Caspita che bel post! Forte e deciso! Brava!
graziegrazie, come ho scritto sopra, sono stufa di fare la rammollita! 😉
Hai maturità da vendere ragazza mia! La malattia ti ha già rubato abbastanza. Adesso tu sboccia come un fiore e fregatene di chi ti vuole diversa! Cioè, un conto è dire a una persona se vuoi stare con me devi smettere di bere, giusto per fare un esempio chiaro, ma non esiste che un uomo ti debba imporre un modo di vestire, di nutrirti, e tutto il resto, che non ti rappresenta. Anche perchè, fidati che ho quasi 40 anni, se ti chiede queste cose dopo qualche mese di incontri, hai idea di come possa diventare il rapporto dopo qualche anno di convivenza??
E poi, mi ripeto, sei tanto bella e speciale, che l’amore lo troverai, eccome!!! Un bacione
non voglio replicare una vecchia storia di abnegazioni, sottomissioni (anche e soprattutto emotive), amo il mio modo di essere, di mangiare, di vestirmi… non voglio cambiare, cavolo, per la prima volta mi piaccio nella mia vita….devo rivoluzionare tutto???
Qui ci stiamo lanciando in ‘Ole’ e cori da stadio…ma quanto ci piaci! Brava, brava, brava! La serenità della tua autodeterminazione è da esempio per noi (scusa sto plurale, non è che parlo come il mago Otelma, ma ti sto leggendo insieme a quella amica un po’ riservata e non commentante di cui ti ho accennato) e, credo, anche per molte altre donne che non hanno passato nemmeno un terzo delle tue vicissitudini e che pure sono attraversate da mille insicurezze. Ti facciamo tanti auguri perché tu possa incontrare un uomo che possa corrispondere alla pari, in modo responsabile, ma anche ‘scanzonato’ la tua grandezza interiore. Un bacione
grazie, che bel commento, mi sento lusingata, anche che siate in due! :*
Non ci si può accontentare di stare con una persona con cui non si sta bene!
Meriti molto di più!
Un abbraccio stretto!
no, proprio non si può compromettere la propria vita
Ciao Betty e buon mercoledì mattina 🙂
mi piace molto questo tuo post… mi spiego: ovviamente mi dispiace che le cose con Gianni non siano andate per il verso giusto, ma la cosa non credo che dipenda da te quanto dal suo atteggiamento…mentre la tua reazione è stata alquanto sana, matura e ‘autoprotettiva’, per questo dico che il post mi piace!!
io penso che in ogni caso si abbia il diritto di avere un rapporto alla pari col proprio partner, quale che sia il nostro carattere, quali che siano i nostri trascorsi…anche se siamo in una fase difficile della nostra vita o si affronta una malattia fisica o psichica: il fatto di essere fisicamente/psicologicamente fragili (o, come nel nostro caso, talvolta entrambe le cose) non deve renderci meno degne di avere un rapporto sullo stesso piano, sia che si tratti di amicizia, sia di ‘amore’ (tra virgolette, perchè io ancora non so bene che cosa sia…l’amicizia invece si per fortuna e non so come farei senza).
poi, come dici tu, c’è anche chi ha il ruolo di guidarci/aiutarci…o anche dirci che dobbiamo cambiare perchè così non si va avanti…ma questo spetta ai medici e ai genitori in parte (anche se siamo cresciute abbastanza 😛 )…e inoltre, c’è modo e modo: una cosa è manifestare la propria preoccupazione, dare un consiglio…altra cosa è imporre e giungere al ricatto affettivo…non avevo ben capito che la situazione fosse a questo punto!!
ma, scusa la domanda e se vuoi non rispondere, tu conoscevi Gianni già da prima del ricovero? non avevo capito questo, pensavo fosse una conoscenza molto più recente!! purtroppo, molto spesso, è difficile venire comprese anche da chi ha visto con i propri occhi (o almeno così noi crediamo, che poi vedere e guardare sono due cose ben diverse) tutta la situazione e tutte le nostre difficoltà.
beh la smetto, tanto hai già detto tutto tu e mi pare che tu abbia le idee chiare 🙂 nel mio piccolo (ma molto piccol) ruolo virtuale, per quel che conta, il mio sostegno ce l’hai eh 🙂
grazie, tesoro, sì sì ho le idee chiare per una volta e senza sambuca molinari 😉 comunque è importante per me il vostro supporto. sto scoprendo solo ora -grazie al blog- cosa sia l’amicizia (non ho mai avuto amici, io, purtroppo, per mie problematiche e problematiche familiari di cui forse un giorno parlerò, quando le avrò esorcizzati abbastanza), ed è una cosa fantastica, è come avere un nugolo di persone che ti asciugano le lacrime, che liberano palloncini quando sei felice, che ti pungolano quando credono di doverti dare uno scossone, e io ne ho bisogno a volte, ma che ci sono anche quando mi sento giù e mi dicono disinteressatamente che valgo qualcosa anche quando io mi sento peggio di uno straccio. il rapporto col Gianni era diventato, come dici tu, un ricatto anche se amoroso, sempre ricatto rimane e non è che è più giustificato.
lo so Elisabetta, a volte sono invasiva, sto per dire una cosa forte, tu prendila bene:
ma se tu facesse del sano sesso? perchè il sesso fa bene. e non con il Giassi se il Gianni ti vuole come dice lui, hai fatto bene a mollarlo e come dice il vecchio detto: morto un papa si rifà un papa e un cardinale….. Sai quanti Gianni ci sono a Firenze e provincia? e non avere fretta di trovare l’amore: tanto ti troverà lui, senza se e senza ma.
mi rendo conto di essere stata un po’ confusionaria…. ma tu hai capito vero?
e mi piacciono un sacco le cicerchie!!!!
baci bella ragazza!
Sandra
la prendo BENISSIMO, Sandy, non è per niente una cattiva idea, la tua! 🙂 non sei invasiva sono sempre ben accetti i consigli e tutto ciò che mi fa riflettere
Sono orgogliosa di te, per quanto possa importare. Sei lucida e hai le idee ben chiare. Si una donna forte.
yes…alla napoletana 🙂
Non hai sbagliato una parola. Quello che pensi lo ritengo GIUSTISSIMO.
meno male che mi approvate raga…per me è importante :*
Se il rapporto ocn il Gianni non era un rapporto alla pari ma lui, oltre al tuo fidanzato, voleva essere anche il tuo psicologo-medico-genitore-fratellomaggiore-fratellominore-grilloparlante, hai fatto bene a fare questo passo. Che è un passo coraggiosissimo!
Come hai già scritto tu stessa in un commento, tu hai una dignità; non permettere a nessuno di calpestarla, fosse anche “per amore” .
Un abbraccione forte forte!!!♥
è esattamente quello che ho fatto, chiarito che non voglio un “altro” psicologo…e lui se ne è presa a male e ha cominciato a inviperirsi e a dirmi brutte cose, allora tanti saluti!
sa di gran coraggio questo passo cara, altro che passettino: questo è un salto quantico!
ti bacio e ti abbraccio con affetto ♥
grazie Barbara, in effetti mi ci è voluto un gran coraggio e un sacco di giorni di meditazione, per capire che non posso implodere, con tutto il bene del mondo che posso volere a una persona, io, le mie scelte, siamo importanti.
Non sarai sola a lungo tesoro! Guarda che bellezza sei, dentro e fuori! E la VERA felicità è solo di chi sa aspettare, di chi sa cos’è meglio per se. E’ meglio soli che male accompagnati.. questa è una gran verità! E la tua gioia è dietro l’angolo.. emozionati ad aspettarla, perchè arriverà come un uragano, fiera di te e delle tue scelte!! 😀
oh, sì, grazie, e infatti io sono qui ad aspettarla, e nel frattempo, mi sento egregiamente anche da sola, perché sono convinta di fare la cosa giusta “esplicando” la mia personalità, senza reprimerla
Che bel post! Bello per tutto quello che c’è dietro. Bello per tutto quello che hai davanti. Bello per tutti passi che hai già fatto, e per tutti quelli che farai. Bello per la tua scelta. Per aver scelto la meraviglia della vita. Adoro la tua frase “io sono un processo, un progresso, non un traguardo”. Sono felice di poterti stare accanto, seppur in minima parte, in questo tuo percorso verso la tua libertà. Che ne dici, ti va di fare un pezzettino di strada insieme?
Non potrei essere più d’accordo di così, con te. Brava, amica mia. Tu sei ..TU, sei matura, sei donna.. hai pieno diritto di essere come vuoi, di mangiare quello che vuoi, di vestirti come vuoi, di pensare come vuoi e… sì, semplicemente diritto d’ESSERE! Non permettere mai più a nessuno di farti sentire sbagliata, incompleta o giusta solo ‘a certe condizioni’. Basta compromessi. Ci vuole un uomo vero accanto a te, un uomo in grado di farti sentire perfetta COME SEI. Mi sei tanto piaciuta, cara. Sono orgogliosa di te. Ti voglio bene!!
anch’io ti voglio bene e anch’io sono orgogliosa di me per una volta per essere stata assertiva e aver ribadito il mio diritto di esistere, la mia essenza, senza vergogna, per una volta non mi faccio calpestare ma esigo dagli altri rispetto e stima PER QUELLO CHE SONO. sì, sono un po’ triste per essere di nuovo sola, ma ho una dignità.
Ciao Elisabetta, a occhio e croce penso di avere qualche anno più di te quindi voglio solo fare un commento molto sentito e spontaneo; tu sei più’ matura di quanto pensi ed hai bisogno di un uomo, non di un ragazzino.
Saluti
grazie,Maurizia, è proprio vero. :*