Era stata tutto il pomeriggio davanti a RealTime a guardare programmi di decorazioni stratosferiche di pandizucchero sopra le torte a forma di winni the pooh sorseggiando una tisana allo zenzero fresco appena grattugiato dietro l’altra. No. Non era questo RealTime, non era questa la realtà, era stata tutto il pomeriggio dall’avvocato a snocciolare tutta la verità sulla denuncia e sui suoi antefatti, a spiegare che era una pazza dalla mente criminale, forse, o forse che era solo malata, ma che si sentiva di meritare la pena, che non voleva che nessuno la difendesse perché era tanto più indifendibile quanto la sua malattia mortale se l’era scelta, al contrario di altre malattie mortali, ma che di dovere suo padre ce l’aveva portata e l’avvocatessa l’aveva stranamente presa a cuore come una mamma e come la peggior psicologa potrebbe fare ma come il miglior avvocato dovrebbe fare, aveva sentito subito il caso come suo, ci stava mettendo tutta la poca pancia che una piccola graziosa donnetta che lavorava a maglia con l’hobby della giurisprudenza da 22 anni poteva avere da metterci, e se nella botte piccola ci sta il vino buono, quello tosto, allora lei poteva tranquillizzarsi e smettere di avere quegli attacchi isterici che l’avevano piegata in due per tutto il tragitto dalla stazione allo studio legale. Era cominciato tutto con una unica frase, non bere, non bere mia paffutella Betty, vai al mercato, c’è della bella robina, ma a lei non interessavano per niente i vestiti o le borse o le scarpe, semplicemente, se ne strafegava di quello che si metteva addosso, non le interessavano le mode, essere a posto, o meglio, essere pulita dentro era una delle leggi, essere ben vestita passava in secondo piano, attribuiva alla superficie delle cose la stessa importanza che dava a uno strofinaccio macchiato, non riusciva ad esprimere a parole quanto poco il suo involucro ormai la interessasse, presa com’era a sciogliere i grovigli della sua anima, anche i suoi vestiti spesso erano macchiati, di pastello a cera nero, della passata di pomodoro della pizza, di Gore bianche di dentifricio. Eppure quelle pantofoline azzurre agguantavano così accoglienti il suo piede freddo di stivale, quel rotolo di grano fritto avvolgeva così sontuosamente grosse bocchettate di caglio e canditi, tutto quell’arraffare era un pandemonio inebriante in vendita al cubo al supermercato, quello non era vestire, era isolarsi finalmente in un mondo passato di nuvole soffuse, prima che si caricassero di tempesta e poi la prosciugassero. Questo Natale, comunque, avrebbe venduta cara la sua pelle, ora non accumulava solo Cose, ma anche Desideri.
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Io ho lo stesso bisogno estremo, ma è direttamente proporzionale al rifiuto-paura delle medesime cose (amate). Drammatico! Realtime e specialmente tutti quei lavoretti appicicaticci simpatici… non sono aggiornata sulla programmazione, eheh mi risintonizzerò prima o poi!
Stavo rileggendo meglio. Mi colpisce questo fatto della superficialità delle cose esteriori e quella sorte di legge interiore. Sembra come se ci fosse un’ingovernabilità esterna – o una realtà nuda e violenta fuori, così negativamente ricca di trasformazioni irrefrenabili che talvolta ci travolgono e minacciano sregolanti il nostro bisogno di regolarità – che va assemblata come parti di un manichino sconcio in un’autonomia interiore governata da meccanismi sensibili e rigidi che incasellano per così dire e rendono più uniformi quelle macchie delle circostanze troppo disgiunte, troppo non adatte a noi. : )
Mi ha fatto pensare. Realtime, c’ho avuto il periodo di dipendenza molto tempo fa, poi ho deciso di usare l’antenna della televisione come frusta-pavimento antistress! Ho fatto bene! La tv ora sempre spenta, la pace! Eheh.
l’hai espresso esattamente con le parole giuste, io ho un disperato bisogno di attaccarmi a qualcosa, e le cose più facili a cui attaccarsi sono le manie, o le compulsioni.
ps realtime è pericoloso in questi casi 😉
così pulita da essere…trasparente.
(comincia a preparare una lista lunghissima di desideri. Che ne sai che….)
Hahahaha allora aggiorno la wishlist di amazon
Cara Elisabetta, la tua pittoresca descrizione della avvocatessa non piacerebbe da leggere a .. ..un avvocato ! Non mi starai diventando ora troppo golosa ? Scherzo , ma il tuo offrirti a nudo con sincerità estrema ti rende più che pulita dentro!!
Tesoro…
“essere pulita dentro” per me tu lo sei… prenditi cura del tuo corpicino che custodisce la tua anima…
un abbraccione 🙂
non credo più di esserlo da decenni ormai…uff…grazie di credere in me, comunque, tvb
ma và…
tutti noi, dopo aver perso l’innocenza dell’infanzia abbiamo qualcosa che non và…
quindi… tutti siamo ” sporchi ” ma, tu dimmi chi non lo è??????
ma, in te vedo e noto il tuo senso di migliorare e cambiare qualcosa… quindi per me tu ” sei pulita dentro ”
🙂
Grazie, e’ bello che tu me lo dica lovelovelove 🙂
dico solo la verità 😉
quindi non ringraziarmi….
buon giorno bella tesorina 🙂
Buongiorno Ele! Sto andando a fare la visita per l’imps…
ti aspetto tesoro 🙂
bacione
eccomi tornata, tutta inzuppata di pioggia
anch’io mi sono inzuppata per andare a prendere il bimbo a scuola… mentre, Aurora era ben coperta e riparata sotto la cappottina parapioggia del passeggino… ( solo che mette le mani sempre fuori… quindi, si bagna un pochino pure lei… )
piccoooooooola, scaldala bene adesso
la mia bambolaaaa 😀
ora sta facendo il riposino pomeridiano…
santa pace 😀
che tenerezza Ele, vorrei vederla!
magari in privato… non pubblico mai foto dei piccoli…
🙂
fai bene
se ti fa piacere posso inviarti una foto tramite email…
che ne dici?
buongiorno tesorina bella 🙂
buongiorno ele se vuoi mandare la mia mail è dandyna at gmail punto com.ps come stai oggi? io inzuppata e infreddolita
inviata 😉
io, ho solo mal di gola e tosse da circa 2 settimane…
oggi,non siamo usciti pioveva troppo e non me la sentivo di portare il bimbo a scuola!
anche io dovevo andare dalla psicologa ma….troppa acqua, a casa al calduccio tutto il giorno. spero che tu guarisca presto!
ho letto della tisana alla lavanda e allo zenzero,
le fai tu o le compri?
brava, hai fatto bene a rimanere al calduccio… 🙂
la faccio io con i fiori secchi di lavanda, camomilla, e zenzero fresco tritato, viene buonissima bevuta bollente
dovrei provarla..