Riesco a scrivere soltanto facendo Cose Cattivissime. E’ il mio segreto che non è più un segreto da secoli. Batto con le dita sulla tastiera come Sylvia Plath avrebbe fatto dopo due Cherry, io lo faccio con due Tavor all’ora non usuale. Ma non sono da ricovero, davvero, è una roba temporanea. So che stanno leggendo anche i miei ex infermieri e i miei terapeuti di tutti i tipi, ma io sto entrando veramente in un cambiamento, Quel cambiamento dove una botta di vita può essere concessa, se ristretta in un cerchio di autoindulgenza come qualcuno si può concedere una cheesecake al cioccolato dopo primo e pizza la sera, cosa che sto facendo anch’io, per altro. Mi concedo di essere imperfetta, limitata, umana, vizievole e viziosa, poco furba ma non per questo meno saggia, saggezza che acquisisco giorno dopo giorno sopravvivendo al mio passato, soltanto pensando che ho vissuto, per quanto brutalmente, anche nel mio piccolo, anche in un angusto corridoio per anni e anni, e che adesso sono a piede libero ma sì, con tutte le conseguenze che si può avere essendo stati ed essendo in parte ancora, malati di mente, o malati di cuore, o entrambi, in senso fisico e metafisico. Si sopravvive anche sapendo di stare ai margini, della società, della famiglia, di tutto, un border che riempie ben più di una linea, come un famoso disturbo di personalità, ma un vasto lago di alte e basse maree, e che sì, il profumo del Maligno è inebriante, ma il giudizio di se stessi non è più nessuna pietà, bianco-ospedale o nero-obitorio, ma un dignitosissimo rosacerbo-sciroppo-al-lampone.
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Sono il tuo ex psichiatra grasso. Sono davvero un po’ commosso a questo arrivederci, dopo che ce ne hai fatte passare di tutti i colori, forme e sostanze. Ma certo adesso sei più forte e anche più bella.
Qualcuno deve fare il lavoro sporco e, un pochino, l’ho fatto anch’io.
Una cosa che ti farà piacere: non ho mai capito nulla veramente di te!
Buona Fortuna
e invece non mi fa piacere per niente! 🙂 hahahah scherzo, godo a essere un’incognita per la psichiatria mondiale