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Cara famiglia amatissima
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Con le premesse e le pregresse io mi sarei anche rotta il cazzo di avere a che fare con gente genitrice che non mi piace affatto e a cui io non piaccio affatto così tanto che se voi foste due sconosciuti che incontro per strada e che mi attaccano bottone scuoterei la testa impaziente e affranta pensando chegentedimerdac’ènimmondo defilandomi con alquanto fastidio atopico e istintivo e che tra i due non piacersi affatto ma proprio per un cazzo il più importante non piacersi anzi dei due l’unico e il solo quello motivato e tangibile e anche l’unico reale e ragionevole non piacervi degno –perché sono sbagliata e perché sono una merda abissale e perché ho un concetto errato di ciò che logicamente può o non può piacere legislato nell’universo e perché le vostre ragioni sono ovvio, chiaro, elementare, er mejo der mejo- sia univocamente il mio (non piacervi affatto). Martelletto. Udienza tolta.  inutile procedere a ricorsi alcuni. Crociate per andare a finire crocifissi. Il vostro fare pena non è discutibile. Non è da voi, non è nel raggio del radar, nelle banlieu delle vostre anticamere, non è di questo mondo, è del mio, quello dei pazzi. I pazzi che si sono rotti il cazzo dei pazzi delle vostre fortificate e certificate certezze. E’ anche abbastanza Difficile la vita di pazzi a essere e vivere pazzi e tranquilli quando a darti di pazzo è un pazzo grave, e cosa più grave un pazzograve antipatico violento ipocrita vittimista e rancoroso e vendicativo e pericoloso che vede negli altri la colpa che è lui, che ti veste spoglia nutre cresce e affigge e prende e prende prende il bello che vedi e toglie toglie toglie il bello che vorresti ancora continuare a vedere, e cieco accèca. Un pazzo grave che ti erge a monolite kubrikiano di merda, un totem sempre localizzabile composto di merda di cui ha sporca la bocca le mani lui, quando la ha dentro così tanto alimentata bene,  curata levigata e spolverata e coccolata, quella, da non vedersela nemmeno, da annullarsi nel suo splendore senza specchio e senza mani. Da aver formato una crosta rifrangente e infrangibile, intoccabile pena la vita. Ecco, cicci alla pazza qui fate schifo, giratemi al largo che sono pazza. Non fate girare i coglioni alla pazza. La pazza ha finito di farsi del male perché fate schifo voi e farsi male per tenervi in caldo quella metàstasi di ragione che è la vostra logica schifosa finché la troverete comoda abbastanza, perché sia sempre appetitosa. La pazza ha finito di timbrare il cartellino del suo sporco lavoro di crepare per resettarvi e lucidarvi meglio e lustrarvi e far quadrare il vostro lercio cristallino. Ho pagato abbastanza il ticket della vostra diagnosi. La pazza vuole vivere centanni.

 

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Elisabetta Pendola

SEO specialist. Specialista SEO organica appassionata di cibo, alimentazione sana, colori e buonumore.

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20 commenti

  1. Quanta bellissima cattiveria in questo articolo! Sei la prova vivente che i pensieri/sentimenti peggiori possono essere in realtà bellissimi

  2. Il fatto che percepisca la tua cosiddetta pazzia come normalità, fa di me un pazzo?

    1. Certo! Un pazzo favolosamente favoloso!!!👏🔝💃💃😍

  3. Messaggio forte e chiaro!

  4. A me interessa solo che vuoi vivere cent’anni. Un abbraccio forte (ma non troppo, mica voglio farti male).

  5. Fa benissimo incazzarsi, mooolto bene e poi dopo ci si sente meglio! Brava

  6. La pallina antistress mi è piaciuta proprio! Beh, forte davvero come post! Spero che faccia riflettere qualcuno che intende avere figli. Non è sempre tutto rose e fiori…proprio no!

    1. Non mi sono firmata…delle due scienziate pazze (più pazze che scienziate) sono Laura

  7. e ce la farai!

  8. Una volta un poeta siciliano mio amico mi disse una frase memorabile: i parenti, purtroppo, non si possono scegliere, gli amici sì. Giusto per sostenere il tuo sfogo e farti capire che non sei pazza ma stai soltanto lottando per risalire dal fondo dell’oceano e alla grande!

  9. Duro da digerire, ma quando ce vo’ ce vo’.

  10. Questa volta non ti so leggere…oltre!
    Ma ti bacio ugualmente 😳😍😘

    1. eh vabbè, sarà per quando parlo d’altro🤗 che ne ho di altro, da vivere e essere, oltre la pallina antistress di di due stronzi. o ciò nonostante.😘

  11. Ingrata, no scherzo hai scritto un epitaffio della figliolanza da qua a quando avrai cent’anni diventerai madre e chissà quanti epitaffi come questo ti scriveranno i tuoi figlioli. E mo che si mangia? Stai allegra che il peggio è passato te l avevo detto che in ospedale ci vogliono i manuali della sopravvivenza.

    1. allegra sempre. mo vo a far merenda.

    2. torno dalla merenda, essere incazzati quando è giusto è anche essere allegri, è dare valore alle cose, invece che manipolarle con le mani zozze e spolparle finché facciano i soldatini nel loro reggimento poi dandogli dei pezzenti comunque, schifandole comunque, svilendole comunque, negandole comunque. vo a essere allegra. baci!

      1. Che te sei magnata ? Non ci credo voglio le prove e mangia la cioccolata delle macchinette io ci andavo col vassoio. Visto che riprendersi a fare i video vogliamo vedere che cucini altro che benedetta Parodi . bacini

  12. Molto forte questo post Elisabetta. Molto bello e molto forte.

    1. si beh è molto forte anche il mio giramento di coglioni 😂😘

      1. E si percepisce leggermente 😬

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