Chiuso con il passato. Nessun rimpianto (sì, lo so…nessun rimorso e blah blah) questa la possono capire solo gli sfigati dell’ottantaquattro a meno che non siate così sfigati da ascoltare certe canzoni ancora adesso, un tempo erano imposizioni parascolastiche, non scelte). Non è così difficile adesso. Non ho mai pensato che mi sarebbe stata data una seconda possibilità. Ho amato un uomo, per un po’. E’ andata male. L’amore ha scelto per me una chance io sono guidata dal suo spirito. Ricoveratemi se sono pazza d’amore. La mamma all’ospedale e una sorella che se ne frega e io otto ore in sala d’aspetto ad assillare gli infermieri. Io, l’unica. Sfatta. Mezza in pigiama. Nel momento del bisogno. Scappare è facile, restare, aspettare, poggiare un mano sulla spalla va tutto bene mami, ci sono qui io, è palle dure. Infornare trenta chili in tre mesi è palle dure. Per essere in grado di strusciare un po’ la mano sopra il vestito hippy della mamma. La mamma ragazzina. Poter conoscere l’amore è una grazia di Dio. Ieri mi ha chiamato lui spendendo un salasso, non mi importa del salasso associo solo il suono alla parola Salonicco, che si trova in Grecia, da dove proviene la mia insegnante di greco, che amo a prescindere perché è Greca io amo anche il tizio sfigato del baretto delle polpette fritte perché mi parla di lui, perché è suo amico, e io starei ore a sentirlo davanti a un caffè shakerato alla greca senza giudicare, perché il mio amore può fare quello che vuole, il mio amore DEVE essere felice. Cosa vuoi che mi importi posso vivere senza Espresso, ma di schiuma di mare e di cappuccini perché il mio amore ha fatto il corso per disegnarmi in cuore di cioccolato nella tazza. Accendono la luce per le scale. La gente torna. Lo chiamo io stasera al telefono e sento che ha la bocca ingozzata di hamburger ricoperto di Mayo del chioschetto dove ci siamo fermati dopo esserci prosciugati di musica nel club più popolare di Thira. Vaglielo a dire che sei stata anoressica mentre la pallina di hamburger passa nella tua bocca in un bacio che non conosce limiti, né vergogna. Deglutisci e sei felice, ridi così forte che il trippaio di San Lorenzo si sente messo in pericolo dalla concorrenza. Mamma sta bene, e due protuberanze tra le scapole che domani diventeranno ali.
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WOW. Non riesco a leggerti con costanza, ma quando lo faccio mi commuovo. sempre. palle dure is the way <3
p.s.: "soltanto certe vooolte capita che/appenaaa prima di dormiiiire/mi sembra di sentiiiire/il tuo ricordo che mi bussa/ma io noon apriròòòòòòòòòòò"
Molto più che “palle dure”!!!!! :*
rimane da perfezionare gli atterraggi