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Se ti mancano le parole, dillo a sberle. Devo scrivere un post. Devo assolutamente scrivere un post. Mi sento incompleta quando non scrivo, e infatti combino pasticci, se non riesco a trovare le parole giuste per buttare fuori, per espellere, per decomprimere, esce fuori in me la deformante posizione a urlo che assumo quando le parole e le colpe fanno così male, ma così male, da bastarsi soltanto piegare, e quanto è facile gestire, entrare nella dimensione parallela, manipolare, manipolarsi, purgarsi. Ieri ho vomitato. Non è un allarmismo, è un dato di fatto, ho ceduto per una volta all’antigrillo-parlante della coscienza. Movimenti meccanici, rituali, smorfie, divento una calcolatrice di passi, e uno schiacciasassi impazzito che sgretola tutto ciò che incontra, tutto ciò che gli capita tra le macine, dopo aver tanto camminato e osservato per raccogliere, diserbare, e riseminare pietruzze e ciottoli nuovi, una ghiaia composta, discreta, un sentierino che protende verso la direzione giusta, il nuovo lavoro (retribuito!) da webdeveloper, la piscina, la psicologa, il corso di Illustrator, il riavvicinamento al mio ex, la casa, dovrei essere , (sono!), felice. Eppure gestisco, gesticolo, farfuglio, detesto, odio, odio, odio!. Bastano due ore di buco e io apro una voragine, mando in follia la mamma, le shakero il cervello e lei finisce, esasperata, per dire cose disgustose su di me, che poi mi fanno ancora più male, e lascio la casa un cimitero di guerra. Avevo promesso. Ho corrotto l’acqua delle Fiji, l’acqua della nostra New York, l’ho aggrappata forte con le mani appiccicose e non ho scuse per averla affrontata, senza alcuna sensibilità per gli oggetti che sono carichi di ricordi, di emozioni positive, di slanci. Non voglio pensare però che sono una degenerata, un egoista, una fallita, non mi serve, non sono una pessimista come mio padre e anche se non lo ammetterò mai davanti a tutti gli amici della mamma, credo che l’essere umano fondamentalmente tenda al miglioramento, nonostante si vivano periodicamente momenti di declino, sintomatologia di una netta ripresa è la capacità di reazione agli eventi negativi e di chiedere copiosamente scusa (cosa si fa copiosamente oltre a chiedere scusa? ah, si suda!), giuro che mi asciugherò i capelli da sola, non sono la stessa di ieri e un giorno tutto questo dolore davvero mi sarà utile. Ora so che scrivere mi preserva da morire.

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19 commenti su “Il giorno che mancava il post
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  1. ….. amore perdonami se ti ho strapazzato troppo, ma forse anche io sentivo qualcosa che non andava nell’aria e invece di proteggerti mi sono sentita trascinare nella tua angoscia…. è un coinvolgimento già sperimentato che non ha portato niente di buono… perciò cominciamo un altro giorno te da te ed io da io con il nostro reciproco appoggio, all’insegna dell’allegria e del coraggio. ti voglio bene

  2. Sottoscrivo Ely parola per parola…è un percorso lungo e tu ne sei consapevole. Un percorso di guarigione dove stai cercando la ‘misura’ soggettiva e sacrosanta del tuo benessere, fisico e mentale: per questo, a mio avviso, come non c’è un peso-forma oggettivo del corpo, non c’è un peso-forma standard dell’anima. In entrambi i casi, si tratta di un equilibrio sempre rinnovato e riconquistato, alcuni giorni questo equilibrio sembra rompersi in mille pezzi, altri sembra granitico e inossidabile. Tutti i giorni sono il giorno ‘nuovo’, quello in cui si riparte, indipendentemente dal precedente: assumiti le tue responsabilità, come stai facendo, senza abbatterti, con il grande coraggio che hai sempre dimostrato. Anche io credo che l’essere umano tenda al miglioramento e, malgrado tutto, all’autoconservazione, e che tu ne sia uno degli esempi più vitali e fulgidi che abbia mai incontrato. Ti voglio sinceramente bene e ti abbraccio, più forte del solito.

      1. è sempre un giorno buono per ricominciare a stare bene, non è mai il tempo del piagnisteo, si va avanti, senza abbattersi più del dovuto, si reagisce, non me ne starò a soffrire senza combattere!

    1. grazie di cuore per essere arrivata sul mio blog…sono passata a trovarti e questo post mi ha rapita, non ti conosco, ma imparerò a farlo attraverso le tue parole…inquitudine? ce l’ho! alcune tue parole sembrano uscite dalla mia tastiera….
      ti auguro solo una buona pasqua per ora!

    2. la vita è fatta di alti e bassi, lo sappiamo. però succede che nei periodi di bassa siamo certi che non ne usciremo più. eppure dovremmo ricordarci che non è stato sempre così, e che quindi non lo sarà nemmeno in futuro. ma sapere non basta, bisogna crederci. se ci si riesce.
      sfogati, se è questo che ti serve, ti aiuterà a far passare prima il periodaccio.
      però basta con i sensi di colpa: nessuno di noi ha dei validi motivi per provarne perchè, sempre, chiunque, agisce in buona fede, credendo che, quel che fa, sia la cosa migliore da fare in quel momento. poi si cambia anche idea, certo. è questo che ci distingue dai robot!
      Buona Pasqua!

    3. Ahhhh Betty ma che mi combini??? Su su, adesso chiudi con questa paginetta nera e riparti alla grande.. non c’è tempo per star male adesso 🙂 Son sicura che passa tutto in un attimo e tu sai come far tornare il sole su tutto (anche con questo tempo di M.!) Bacioni!!!!

    4. tesoro, i momenti no capitano a tutti.
      Citami, una sola persona a cui non capitano momenti no?
      magari, qualcuno meno ad altri più… ma capitano a tutti.
      Specialmenti in momenti di tensione o di stanchezza fisica e mentale…
      Tutti cadono , basta sapersi rialzare.
      Comunque, tu non sei una fallita e il resto che hai scritto…
      TU sei una ragazza forte e dolcissima!
      Un sacchissimo di baci tutti per te!
      TVB

    5. Amica cara.. quello che provi sono solo passeggeri attacchi di ansia, di panico, di angoscia.. e smarrimento. Quando capita che sei stanca, che ti senti giù di tono, che vedi tutto grigio.. ti fai prendere prima dallo sconforto, poi dall’ansia.. che diviene angoscia e fagocita tutto quello che hai attorno. Ancora stai cercando, ancora stai sperimentando.. forse quel senso di incompletezza ti sconvolge e ogni tanto ti fa impazzire. L’angoscia può fare davvero tanto.. compreso farti sfogare in un attacco folle di rabbia e disperazione.. che si riversa su coloro che ami pur di non stare dentro te. Sai che devi fare quando ti capita? So che è difficile, ma ti devi sedere, stare calma e respirare forte. Mettiti in testa che quegli attimi passeranno e il sole ci sarà di nuovo. nell’attesa pensa alle cose belle, non lasciare che la rabbia ti avvolga.. pensa che chi hai attorno vuole amarti e non c’entra nulla. Cadere capita a tutti 🙂 L’importante è sapere che possiamo tranquillamente rialzarci! Forza! Ormai sei piena di vita..lasciala alla vecchiaia la morte! 🙂

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