Scusate se non scrivo, se scrivo a mozziconi, se non rispondo ai commenti. Sono in piena crisi esistenziale. Sto bene, per carità, mangio, non bevo, e son tranquilla. Ma il Gianni, e non solo lui, mi ha messa di fronte a una scelta. E io non capisco quello che devo fare, se mollare gli ormeggi, o trattenere forte i remi di questa barca, se porre dei confini tra me e l’Altro, se delineare dei limiti oltre i quali non si può sfiorare il mio fragile equilibrio ritrovato, se lasciarmi invadere dall’effetto pasticcino, se poi lo rinfaccerò per tutta la vita.
(P.s: sto tirando a lucido la casa sul serio in questi giorni per rilassare i nervi. Vado al gruppo alcolisti in trattamento. Lavo i piatti canticchiando Ticket to ride. Sistemo in frigo l’Okara. Non do tempo alla mente di perdersi come un fiume in piena prendendomi cura del babbo e della mamma. Cerco la sicurezza negli oggetti. Faccio un castagnaccio dietro l’altro e col profumo d’arancia per la cucina mi sento una persona migliore ad ogni drin di sfornata. Devo mettere ordine -sul serio- nella dispensa e nel frattempo lo metto anche nella mia testa. Invece di stare su internet. Tutti intorno a me possono impazzire ora, io rimarrò salda attaccata al mio grembiule.)
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Cara Elisabetta , un periodo di crisi , ma mi raccomando non cedere e sai a cosa ! Sono questi i momenti critici infatti ! Ne so qualcosa! Ma ora il Gianni pone precise scelte…non chiedo ovviamente , ma se ancora in periodo delicato , a mio avviso, per compier scelte forti!!
non sono affatto in crisi! e soprattutto non per QUELL’aspetto, per niente! 😀
tieni ferma le tue convinzioni…
è inutile che mi ripeto… direi le stesse cose scritte nel post precedente.
E; poi sono d’accordo con Cassiopea ( io, anche se non vegana ti posso e, ti VOGLIO capire )
TI aspetto bella 🙂
un abbraccio 😀
sono sempre più convinta che chi mi ama DEVE anche accettare come sono in questo momento, non solo quello che vede in me, ma anche la transizione. smack!
Chi ama ACCETTA l’altro 😉
infatti. ma allora io devo accettare anche che un altro non accetti me? domanda da un milione di dollari
Mettiamo da parte per un attimo Giannino… ( sta facendo troppo parte dei nostri discorsi )
che , secondo me, lui ha solo paura perchè non sa come può nutrirsi bene una vegana.
Quindi, tornando alla tua domanda
noi, non siamo accettati da tutti e, di questo dobbiamo farcene una ragione,
Ed accettare anche chi non ci accetta.
In fondo, a quanti non facciamo simpatia?
Poi tesorino mio, chi ama o vuole bene accetta l’altro così com’è,,, nella buona e cattiva sorte,
ti faccio un esempio banale : mio marito non mangia verdure ed odia l’odore d’aceto… io, invece impazzisco per l’insalata condit con aceto…
Ma, mio marito non mi vieta di mangiarla pur non gradendo quell’odore…
Io, dall’altra parte so che a lui dà fastidio… allora che faccio?
La mangio a pranzo quando lui non c’è…
E’ un modo per dimostrare il mio amore per lui…
In tutte le coppie si cercano dei piccoli compromessi per il bene di tutti.
Lo so, il mio è un esempio banale… ma, penso che deve essere così u pò per tutti…
Non credi?
invece non è un esempio banale è un esempio calzantissimo, infatti oggi sono stata più serena con il Gianni perché gli ho chiesto espressamente se potevamo non parlare sempre e solo delle nostre differenze di vedute ma anche su come possiamo migliorarci entrambi senza necessariamente “cambiarci”
Un grandissimo abbraccio. Sono convinta che sebbene possano ferire, anche questi momenti più ‘difficili’ possano a loro modo essere utili perché contribuiscono a fare chiarezza dentro di te rispetto alle tue scelte alimentari e al tuo percorso di guarigione. Sei forte, saprai cosa fare. Forza Betty <3
sì infatti sono utilissimi, e ne esco ogni volta più forte, forza TUTTI!
Betty non voglio scrivere cavolate…ma siccome diciamo che in parte vivo nella tua stessa situazione mi permetto ormai di intervenire anche qui…
hai ragione a dire che, dopo 10 anni (ma sono poi solo 10? perchè per me la sofferenza è iniziata ben prima del sintomo e anche quella ti cambia purtroppo), ci vuole tempo…ma non solo tempo, soprattutto lavoro su se stessi e un ambiente favorevole a ciò, per cambiare e ritrovare un equilibrio che ci faccia star bene… è dura che gli altri capiscano questo, ma tu sai o almeno intuisci ciò di cui hai bisogno credo per cui ti dico, aggrappatici più che puoi e a chi ti circonda, si, cerca di dspiegare, ma assolutamente non ‘lasciarti invadere’…perchè la mia esperienza mi dice che l’invasione noi la paghiamo sempre cara!!
quanto alla scelta vegan in sé…ti ripeto che a quella secondo me non dovresti rinunciare (sarà che cono di parte? :D)…perchè appunto per quello che ho letto qui vedo che è parte di te e non un sintomo malato…poi appunto ficcandoci in mezzo la mia esperienza: ora come ora non credo sarei più in grado di mangiare non vegan, se non a costo di grande sofferenza perchè andrei contro ciò in cui credo…se questo è anche il caso tuo, non vedo come potrebbe farti bene rinunciare a tale scelta…metterebbe da un lato in crisi il fragile equilibrio che ti stai costruendo con il cibo…e dall’altro, come hai scritto, potrebbe farti sentire ‘manipolata’ o ‘invasa’…perchè non sarebbe in effetti una tua scelta ma qualcosa fatto ‘per gli altri’…boh, non so se ci ho preso comunque volevo dirti, se hai voglia di parlare ci sono anche in privato!! un bacio e cerca di stare tranquilla, nessuno può obbligarti a far nulla in ogni caso l’essenziale è che tu continui nel frattempo a prenderti cura di te…
io mi ricordo di essere stata una bambina felice. e un’adolescente molto infelice. di aver avuto una bella famiglia. di averla ancora, nonostante tutto. io, almeno, la sento. la voglio sentire. anche se è allargata, in qualche modo, da una parte ho quasi un partito politico, dall’altra una tenera amicizia. ho anche due animali, insomma, non mi lamento. la scelta vegan, un po’ è per gli animali, un po’ è vero, è per trovarmi comunque una nuova ossessione che però non mi faccia male alla salute come quella della magrezza, forse un po’ mi puoi capire, io sono perfettamente consapevole della mia condizione, ma se questo mi permette di vivere, e discretamente bene, non vedo perché smontarmi questo castello incantato. bacino
Non so quanto ti importi del mio parere ma mi azzardo a dartelo lo stesso. Da una parte questa richiesta sembra irragionevole da parte sua visto che conosce il tuo equilibrio ancora precario, se ci penso un attimo, mi viene solo una spiegazione in mente. Ovvero che lo faccia perchè teme che tu possa trincerarti dietro questa nuova fissazione” (o così potrebbe vederla) del veganesimo o veghismo o come si dice. D’altronde è sempre un’ossessione lagata al cibo, potrebbe vederlo come un surrogato – sano per carità, ma sempre surrogato- dei tuoi problemi passati che coinvolgevano così tanto l’aspetto alimentare e quindi considerare questi problemi ancora latenti e trasformatisi in veganismo.
Vero o no che sia, ti costa davvero tanto accantonare momentaneamente le più esacerbate esigenze vegan, ammorbidirle, non abbandonarle ma magari se ti capita, fai dei biscotti con del latte animale? o se c’è la possibilità di mangiare una tornta con la panna, magari mangiala, non metterlo da parte ma ammorbidiscilo così che non sempri ai suoi occchi una fissazione alimentare. Magari resta vegetariana ma non prettamente vegana fin quando non ti rimetti completamente in forze. Mangiare un muffin normale e non vegano è un gesto, simbolico più che altro, che non hai fissazioni nefande col cibo.
Visto la posat uin gioco credo che ne valga la pena. Poi, lo puoi sapere solo tu quanto sia alta, la posta.
io sono perfettamente consapevole che dietro la mia scelta c’è anche un bisogno di fissazione, non solo etica ma anche legata ancora a un rapporto non pienamente normale con il cibo, ma, finora, questo mi ha permesso di uscire dalla mia vistosa malattia, e, un passo alla volta…forse rimarrò vegana, ma meno rigida
Un bacino a Betty, che leggo sempre, silenziosa 😉
un bacino a te, Milla 😀
brava ely e brava bettina che conservi un bell’equilibrio. io ho comunque fiducia in te. rana-chetti-ama
farò in modo che la tua fiducia sia sempre ben riposta
Amica mia.. posso capire come ti senti, perchè non riesci a capire come conciliare due cose che ti stanno a cuore. Se posso, vorrei solo darti dei consigli: è ovvio che Gianni ti parla così perchè tiene a te a tal punto che teme che la tua alimentazione, nella situazione in cui sei, possa portarti delle carenze. Non te lo dice certo perchè è contrario semplicemente alla dieta vegan! Chiediti perchè l’hai adottata. E’ una linea che segui per convinzione pura (ossia perchè segui il credo vegan, fermamente convinta) oppure la fai solo perchè ti rassicura mangiare in gran quantità frutta e verdura e non sei ancora pronta per reintrodurre tutto nella tua alimentazione? Te lo dico per esperienza.. purtroppo ‘noi’, che dobbiamo riprendere la salute, abbiamo bisogno di tanti elementi nutritivi.. e una dieta troppo povera di certe sostanze può portare carenze. Non è importante solo ‘quanto’ mangiamo, ma anche ‘quello’ che mangiamo! Cucciola, non angosciarti.. vivi, sei libera di vivere come vuoi! Se la tua scelta alimentare è solo per convinzione, potresti spiegarlo a Gianni, magari supportata dalla tua nutrizionista. Se invece senti che puoi fare qualche passetto in direzione di Gianni.. fallo! La vita è fatta di cambiamenti, di cose che si possono provare..! Non sentirti mai in colpa e vivi appieno i tuoi momenti. Gianni ti vuole solo un gran bene.. rassicuralo! Non è un out-out! 😀 Un abbraccio e se hai bisogno di me, sono qui!! Davvero!!
grazie dei tuoi consigli Ely, la psic mi ha anche detto di andare insieme con Gianni dal nutrizionista così può rassicurarlo anche lui, che mi ha fatto appositamente uno schema vegan per mangiare in quantità e qualità sufficienti per non avere carenze, mi sembra una buona idea ma lui non vuole venire…. uff… è così convinto di avere ragione che: non vuole sentire ragioni!