Vai al contenuto
Feed the inner smile! Home » La tentazione di esistere » LadyLazarus

LadyLazarus

Si godeva appieno della sua nuova vita. Oggi aveva mangiato senza vomitare la sua prima minestrina con le carotine come un bambino nello svezzamento. Sì, era risorta, e non trovava il minimo appiglio per essere infelice, neanche se lo cercava. Non c’era. Era felice e basta. Felice, una parola da troppo tempo sconosciuta, nel suo vocabolario e negli occhi dei suoi cari. Suo padre era più che commosso e la madre rilassata, un po’ di tregua anche per loro. Tutti quelli della psichiatria, compresa la sua nuova potenziale amica Patrizia l’infermiera-elfo, avevano notato lo straordinario cambiamento da un giorno all’altro. Una specie di miracolo, da tenere in perfetto equilibrio però. Fragile fragile, un germoglio prezioso da non contaminare in alcuno modo. Tre equilibriste in punta dei piedi a reggere un equilibrio instabile (instabile…heheheh…lo so..) da proteggere ma potente e sfolgorante in lei, una fiamma vivida e bruciante che non avrebbe dovuto mai spegnersi, mai. Pensava a quanto le mancava la nonna, le nonne, e donne potenti dentro di lei che le davano forza e la supportavano da chissà quale universo o forse erano semplicemente lì sedute accanto a lei, accanto alla sua tazza di tè di plastica e alla sua gomma biascicata, lei pulsava dei loro cuori e della loro storia messa insieme, in un’alchimia perfetta che nessuna provetta del sangue poteva rilevare, la formula della sua felicità, la forza arcana che tutte le donne possiedono, anche se poche sanno di averla o non riescono mai ad attingerne. Ladylazarus è qui, e sì, la sua morte è un arte, ma la sua vita è un capolavoro.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

2 commenti su “LadyLazarus
0 (0)

  1. Ciao Elisabetta, sapevo che avevi mangiato MINESTRINA e CAROTE e ho fatto salti di gioia da sfondare il soffitto! E’ solo un piccolo microscopico inizio, fai appello alle tante donne che hai in te, a quelle che a volte tacciono e negano di esserci… raccogli ogni briciolo di energia rimasta e usala per fare un passo al giorno. Il cambiamento… è nell’essere umano. Non devi imporlo, seguilo e basta perché è in te anche tu lo neghi a te stessa. Non opporti, la forza vitale spinge gli esseri umani in avanti. Si chiama AUTOCONSERVAZIONE. Non guardare mai indietro, guarda al 2012. E’ un anno bisestile… di certo porterà cose inaspettate. Magari… una nuova vita che inizia da una carota.
    Lunedì vengo a trovarti, per salutare con te l’arrivo del NUOVO ANNO.
    Un abbraccio grandissimo.

  2. Ciao betty. Lo cominci a sentire il cambiamento? E’ un piccolo germoglio dentro di te, Abbine cura!E il prossimo titolo del libro della tua vita sarà. LA METAMORFOSI. D.a bruco a splendida farfalla. Buon anno. Pina

Dimmi tutto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: