Me e la nonna e il bagno
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stamattina mentre facevo un bagno caldo colmo d’acqua e schiuma ho pensato alla nonna, a quando mi preparava la vasca con le barbie per nuotarci dentro, e per sentire se stavo bene e non mi ci affogavo dentro, mi chiamava ogni cinque minuti dalla cucina dove stava preparandomi il pranzo quotidiano “beeeeety” e io dovevo fare qualche rumore o urlare tutto ok per farle capire che era tutto a posto. ricordo ancora l’acqua bollente, l’odore del sapone alla lavanda e del talco verde pronto per quando sarei uscita e lei mi avrebbe avvolta nell’accapatoio gigante nel quale navigavo felice aspettando che mi impolverasse tutta di quella polverina bianca che mi faceva infilare meglio la tuta i giorni che non andavo a scuola e lei era ben felice di starsene con me quando io fingevo di avere mal di pancia per saltare le lezioni alle medie.. Poi preparava il phon e mi faceva sedere sulla poltrona e a testa in giù come un ventilatore caldo di coccole mi phonava i capelli ancora lunghi e setosi frizionandomi la testa come una grattugia e mi solleticava il collo mentre mi riscaldavo bene il collo con un altro asciugamano e io avevo fretta di mettere i calzini ai piedi e camminare fino alla cucina da dove proveniva l’odore dei sofficini a cui facevo sempre il sorriso con la forchetta prima di avventurarmici ed usciva la cremina -mai come quella pubblicità, però- e mangiavamo insieme lei col suo bicchiere di vino e io con la mia aranciata e la merendina e le caramelle gommose alla banana che teneva nascoste solo per me senza farle vedere alla mamma, che ne aveva 5 pacchetti ogni volta nascosti nell’armadio. Ero tutta riscaldata dal mio dolce bagnetto e la signora in giallo cominciava con la sua musichetta e murder,she wrote scritto all’inizio di ogni puntata. A quel punto i capelli erano caldi e sciolti e mangiavamo commentando quante volte avevano già trasmesso quella puntata, quella con lo sceriffo vecchio o se era la serie “nuova” in cui la signora fletcher utilizzava il computer invece della macchina da scrivere nella sigla. Poi veniva beautiful, e lei mi parlava di quante ancora volte ridge era tornato con Brooke e si stava per risposare e io felice mi preparavo la coda per andare a danza dove mi portava con la sua cinquecento rossa d’epoca e tutto il tempo stava lì ad aspettare che io finissi per riportarmi a casa dove la mamma e il babbo finalmente arrivavano, e con un bacio o una coccola mi salutavano e il babbo ascoltava la musica in salotto e tutto era perfetto. Prima. Non vedevo mai l’ora di un nuovo mal di pancia.

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Una risposta a “Me e la nonna e il bagno
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  1. Avatar Lolly
    Lolly

    Bellissima questa della nonna…!

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