Ho fatto colazione e già aspetto lo spuntino a gloria. Qui è un ccontinuo aspettare i pasti perché lo weekend non c’è mai niente da fare, poi le ragazze escono e io rimango qui da sola a giocare a carte col diavolo, i genitori arrivano e io sono l’unica sola che se ne sta qui come un’imbecille a vagare per il giardino in cerca di me stessa. Mi giro intorno e nelle porte a vetri non vedo neanche il mio riflesso, un fantasma zombie inquieto e inquietante. Vivo per sopravvivere, ma non mi trovo mai, guardare fisso il sole senza occhiali mi fa bene perché mi acceca e disabilita la vista di un cancello chiuso a chiave dall’interno. Ho fame, ma se mangio esisto, se c’è il sole esisto e io voglio sparire in una molecola di ozono.
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