Aspettando lo spuntino nella hall, il tempo non passa mai. Mai. Mai. Oggi pomeriggio dovrebbe venire mia madre, la aspetto a gloria come aspetto un regalo prezioso, anche se non appena arriverà avrò preso la terapia per dormire e cadrò distrutta sulle sue gambe addormentata. 20.03.2011. Mamma di nuovo, e io a piangere, piangere, piangere, per un orzo negato, neanche fosse caffè che mi fa male. Detesto chi fa la spia, mi disgusta, mi fa orrore. Volevo solo un orzo caldo, e mi hanno messo le mani addosso e tolto il bicchiere di bevanda neutra. Fanculo, giornata di merda. Come rovinarmi la giornata per uno stupido senso del dovere. Sono stufa di fare cose che DEVO fare. Voglio solo fare quello che VOGLIO fare. La parola dovere è una costrizione troppo grande, insopportabile, distruttiva invece che costruttiva in questo momento per me. Sono in galera, qui.
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