Ho passato il Natale più triste della mia vita, a 29 anni, al di là di ogni aspettativa che era più che cinerea, ecco, all’ennesima potenza, oltre l’immaginabile tetrezza anche la teatralità drammatica e sconsolata di un lungo pomeriggio da sola sotto la pioggia a elemosinare avanzi di panettoni. Ho l’impressione che dopo questo strazio da oggi in avanti tutto non possa che splendere dentro e fuori di me, quasi fossi io stessa una costellazione di palline luccicanti che abbagliano e gridano: avvicinatevi gente! O state alla larga!
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Elisabatta simil abete… che magnificenza! Con le lucine natalizie che si accendono e si spengono, con tranci di panettoni e di torrone appesi alle sua braccia.
Che spettacolo!
o ma sei scema? io l’ho fatto il panettone con le mie manine e bastava ti presentassi: non che ci fosse il circo ma ci siamo fatti delle gran belle risate… non stare più da sola Elisabetta, dai! e guarda che non scherzo, io abito a Rignano sull’Arno, uno sputo da Firenze….
Sandra
Elisabetta ma no, non da sola, devi farti aiutare, i problemi si risolvono, un bacione cara, ti voglio bene anch’io, tantissimo!!
Ohhhhhh…. 🙁
Anch’io vorrei capire,carissima Elisabetta, come mai è perchè possa esserti successo quanto hai reso noto a noi tutti.
Come e perchè una giovane ragazza possa trascorrere il giorno di Natale in solitudine.
Non so dove vivi spero in lombardia e non troppo lontano da Bergamo perchè in occasioni come questa appena trascorsa, se lo vorrai, non resterai mai più da sola. Non temere; ho più di 70 anni! Spero che tu risponda. Capodanno è vicinissimo!
Io ti auguro tanta luce, Betty, dentro e fuori… oggi e di qui in avanti <3 Un abbraccio forte forte
Se vuoi , mi spieghi che cavolo ti sta succedendo??