“In alcuni tratti ha la forza allucinata di un Edgard Allan Poe post tecnologico. l’immagine della scrittura che letteralmente ti spolpa in analogia alla malattia, come se tu fossi risucchiata da quel vivo computer dagli occhi verdognoli è una di quelle da tenerti sveglia la notte….ti voglio tanto bene, spero che la scrittura scarichi la tua paura ad affrontare la quotidianità e che tu ti lasci andare a semplicemente amare e farsi amare da tutti quelli che come me hanno un enorme bisogno di farlo”
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