I Feel Betta

Pasticca giù in gola e pianto disperato, urla nello stomaco e nel giro di pochi secondi slitta in un altro mondo, valicando un confine segnato erroneamente dalla nozione del tempo, e si rende conto di quello che aveva provato Lucifero quando era passato dal paradiso all’inferno. Un grande uccello nero vola verso di lei in picchiata, con un serpente azzurro stretto tra gli artigli. Il serpente si trasforma in un nastro tra le mani di un’infermiera, il cui camice produce un fruscio di piume e il cui volto è quello di sua nonna, che borbotta: “non avere paura, sei qui solo per vedere il futuro. Non sei costretta a tornarci come tutti gli altri”. La sua voce crepita come la carta secca quando comincia a bruciare scoppiettando in una pioggia di scintille. Viene giù la cenere dal cielo e allungando una mano Betty si rende conto che non è cenere ma sono piume, delle grandi piume nere.