Jaele veniva trattata di merda anche quando non combinava nulla. E quelli erano pregiudizi profondamente ingiusti. Non reggeva più quel posto inospitale e ostile voleva disperatamente uscire fuggire scappare via da quel caos di insulti gratuiti e senza senso. Si era malata. Ma non era pazza, scema, o stupida, ed era un essere umano, la psichiatria le toglieva ogni dignità, solo se stessa poteva darsela, e ricrearsela ogni volta, fortificandosi e diventando una roccia. alla faccia di tutti coloro che non credevano in lei, che non le volevano bene, che non la rispettavano. Sì, ci era finita lei lì dentro, ma poteva, doveva sopravvivere.
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“Possono coloro che credono di potere”.
s.