Jaele sperava di rimanere in medicina ancora un altro po’ dopo l’operazione, il suo timore più grande era quello di essere ricoverata di nuovo in psichiatria fino a che non si fosse formata la cicatrice al suo buco nello stomaco, ma le sue speranze erano penosamente vane, sperava di tornarci solo per il day hospital. Le faceva male la panciae non poteva muoversi dal letto e questo l’agitava parecchio, lei che era sempre così maniacalmente dinamica in tutte le cose che faceva, non poteva lasciarsi libero un secondo per restare a pensare che la sua mente si affollava di angosce e pensieri negativi o addirittura distruttivi. Nessuno aveva mai saputo perché si amasse e al tempo stesso odiasse così tanto da infliggersi tali pene. Quel che è certo è che con quel buco nello stomaco adesso non poteva più vomitare, meccanicamente, non poteva più davvero. Il solo pensiero la metteva in agitazione, ma avrebbe dovuo trovare altre strade per vivere, sì, altre strade.
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