Sono al pc che finalmente mi hanno lasciato usare, ho il sole e una splendida magnolia alle spalle anche se le finestre sono sbarrate e io gratto con le unghie il vetro tumido di fumo di sigaretta che è l’unica cosa che mi rimane. Aspetto visite, cammino sonnambula per il corridoio avanti e indietro, il carcere è meglio della psichiatria. Da domani oltre alla nutrizione endovenosa mi introducono anche l’integratore calorico, vado nei pazzi; anzi, ci sono già.. C’è un filosofo teologo con le crisi mistiche a farmi compagnia, mia madre è giù al pronto soccorso e io mangio i quattro salti in barella :).
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ciao Betty, non ci conosciamo, sono di Firenze anch’io, non so come sono arrivata al tuo blog, mi sono ritrovata alla fine a leggere qualche tuo post..sono arrivata a quello della nonna e del bagno mi è venuta una gran malinconia,,non so perchè tu sia lì, non so nemmeno perchè ti scrivo e non so nemmeno cosa dirti. mi sento ridicola e inutile ma sentivo che c’era lì un’anima in pena che lottava per la vita e che doveva essere un’anima bella e che doveva uscire al più presto. sì, anche se qua fuori siamo tutti matti. i veri matti come dici tu.
ti auguro di rimetterti presto, ti auguro tutto il meglio possibile piccina.
un bacio, Nina.
Tornerò.