..Per tenermi strette strette le coordinate/simbolo che sono sia il posto inaccedibile della mia anima che a cui non si può togliere la sabbia e restare a vedere che frana su se stesso, facendo tornare calcoli (bugiardi e sbagliati e riversanti) che ogni calcolo e previsione (bugiarda e sbagliata e immorale) ha trafugato da una stanza già vuota e ripetutamente negli anni svuotata e spedita qui e là dove (a loro) serviva: senza però trovarMI. Senza trovare la mia libertà. Le mie risorse così sdrucciolose e zuccherine e pollinee e instancabilmente risorte. Sotto i pesticidi. Dentro ai gusci. Spesso tra il marcio che rilutta e si da per scontato, poi scartato, quindi sotto il parasole dei funghi. Intoccabili e immuni da ogni abuso che non sia il mio stesso USO, e fruibilità.
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Dimmi tutto!