Niente svuota la testa e distrae dal fatto che sto mangiando a balenottera azzurra e che mi sono angosciata per tre giorni e strutta nell’attesa di dover attendere un pranzo e un’opera intensi apocalittici in presenza della mia bestianera prosciugatrice d’animo il mio babbo, niente svòta iccapo come aggiornarsi sulle vicende della mi sorella ( e finire non solo per amarla ancora di più compresi tutti i suoi difetti e di volerli sentire io se li sento dentro e non per “pregiudizio catastrofico di genitori eternamente non contenti né orgogliosi di noi stirpedebole(*cit) o insegnato da una fragile autorità minacciosa che ad ogni boccone e mio passo va sgretolandosi” ma sferruzzare i denti e le unghie dall’istinto di proteggerla, essere il suo punto fermo, una sua sicurezza. Non solo io ho una sorella. Non solo io sono una sorella. Ma Lei ha e avrà sempre, la sua sorella.
Dimmi tutto!