Il fatto che ora appaia una roba scritta non equivale matematicamente alla conferma che io sia viva pimpante lucida e vivida, non che una condizione sia preferibile all’altra, se proprio fossero antitetiche opposte e alternative, dicono che sia la morte quella definitiva e non risolvibile ma ho la certezza che esitono meno morti viventi che vivi morenti, dacché l’aggettivo participio ne tratteggia l’azione in fieri il mortovivente è un mandrillo scanzonato arzillo e il vivo è bollato, schedulato, programmato, pianificato, ha come unica destinazione e declinarsi il crepare, proprio come il mio post.
Dimmi tutto!