Oltre alle varie stranezze di cui è fatto il mio vivere, mettendo da parte che gira che ti rigira tutte le tare assurde del mio mondo interiore io non le cederei a nessuno in cambio di un’esistenza che il mondo comune considera vincente, c’è questa storia che nessuno resiste all’infinita possibilità di motivazioni evidenti o nascoste per non rischiare di passare una giornata senza aver disseminato la propria succulenta disapprovazione tra sguardo, parole, commenti, insomma non vai a letto tranquillo non se ti sei comportato bene, ma se qualcuno che conosci ha fatto o è qualcosa di cui ti sei sentito orgoglioso e forte di lamentarti o se qualcuno ha annuito mentre parlavi male di qualcuno e insieme vi siete sentiti dei gran fighi. Gente solidale. Visto che comunque io le regole della socialità non le applico né le sento, e far cambiare idea a qualcuno è non solo inutile e fonte di frustrazione eterna, ma tutto sommato irrilevante in quanto non è mia aspirazione che uno stronzo abbia una buona considerazione della mia persona, ho trovato abbastanza divertente, nel suo grottesco, rispondere all’invadenza quotidiana delle scocciature moleste con il gusto di essere lasciata in pace come si lasciano in pace i pazzi pericolosi. Cioè cioè ma mi devi spiegare proprio che senso come puoi -come osi- essere una vegana se poi fumi come una turca??? Cioè cioè ma dove la mettiamo la coerenza???? Gli ho detto cavolo hai troppo ragione amico, giuro che da domani mi impegno e smetto di essere vegana.
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