Senti Carino, io, per la verità, una preghiera che non fosse di materia non l’ho mai fatta davvero, e guardo in alto solo per convenzione, o perché non so dove altro guardare, se non dove ho paura che scendano i ragni la notte. In verità so che non ci sei, se ci sei non ci sei amico, proprio gnaafò a crederti, sarò superba, sei una cacofonia forte nella mia testa, l’archetipo dell’inesistenza, la più efficace prova contro te stesso, ti disegno, per vedere l’effetto che fa a rivolgersi a un altro Dio che non siano i pandistelle. Non rimarrai più che 10secondi nella mia testa, nella mia intenzione, per cui sarò breve concisa e indolore. Ho iniziato sbagliando, lo so, tiro una riga e cancello, ho iniziato dicendo fammi stare meglio, non farmi sentire tutto questo dolore perché non me lo merito. Il senso di colpa è arrivato violento, immediato. Allora riformulo: sicuro me lo merito, sì, che sono una persona di merda è chiaro, e io non sono una bambina buona: ma tu tutti perdoni in lungo e in largo nell’universo tranne che me? Allora facciamo così, non perdiamo tempo a far smettere il mondo di ferirmi, aiuta me a migliorare. Mi dai la forza, anche quando ritornerai a essere un disegno strappato, di essere buona con me stessa? Perché è una strada che non imbocco mai. Grazie ciao ora ti lascio haidaffare, crescere sognare e morire nel cuore di tutti.
Dimmi tutto!