Se domenica mattina una frittata
0 (0)

E insomma io stamattina con grande coraggio e iniziativa faccio la moratoria della giornata non vegana perché il tuo invito a colazione val bene una messa e poi mi bidoni peggio di un vegano all’ultimo stadio che rinuncia alla pizza con (i suoi ormai pochi) amici perché la mozzarella no, io sceglievo te ma tu hai scelto per me, mi arriva il tuo sms mentre sto dando il primo morso al cornetto sfogliato con tanto di quel burro animale da darmi un brivido, e penso fanculo ormai ho morso mangiamoci la dozzina, e c’è la mamma presente al tavolino accanto che fammi la frittata, alza gli occhi dalla repubblica e vede la mia faccia tra-sognante di gloria tras-formarsi in una smorfia che trattiene a stento il pianto e cuoce di delusione. Poi piange tipo lei. E ci spostiamo all’altro baretto, faccio finta che lei è te, altro caffellatte e brioche, e finalmente parlo. Dico. Vorrei un’altra opinione oltre la sua, che è obiettiva quanto un allenatore di calcio dopo una sconfitta in casa. Dico paghiamo una donna perché passi del tempo con me. Una specie di escort per psicopatici, un fashionissimo coach, ce lo possiamo permettere, tutto il mio stipendio per una dama di compagnia, ci sto. Dopo la grecia organizziamo tutto. E si materializza il vecchino, che scopro chiamarsi Giorgio perché lì tutti lo conoscono e lo chiamano per nome e lo salutano ciao Giorgio come va Giorgio che hai fatto oggi ho estirpato l’edera. Ah, l’edera. E giù a dirmi delle azalee alte come un palazzo che vengono invase, e anche la mia solitudine è invasa e mi fa piacere, scosto un po’ l’ipad da una parte, metto il posacenere nel mezzo del tavolino per avvicinarlo alla sua sigaretta, di una marca così antica, una marca da vecchi, mi chiedo se tra 30 anni mi vedranno penzolare una wiston dalle labbra tra l’edera finta di un baretto di periferia e diranno guarda quella vecchia matta, ai suoi tempi le winston circolavano tra gli scrittori e i pensatori fuori dalla cerchia, guardo le sue orecchie, le orecchie dei vecchi sono spaventosamente giganti, mi estraniano dal mondo perché sono grosse e non sentono niente, non sentono la musica di radio nostalgia e per loro è un giovane anche vasco rossi che canta la vita spericolata, che per me invece è una madeleine. In molti se ne vanno, io resto, scorro annoiata la mia twitlist, nemmeno un tuo aggiornamento, sei proprio schifosamente impegnato con lei. E io mi guardo Funeral party. La pasta al pomodoro che dovevi farmi prende nella mia testa e nello stomaco la forma della frittata di zucchine non veg della mamma, almeno, quella, è fatta con amore. Poi mi addormento perché Funeral Party è una vera noia e sfoglio leggendo (decantando?) a voce alla la donna del fango di Joyce Carol Oates, bellissimo libro che mi angoscia come tutti i libri belli che stanno per finire, ancora poche pagine, e zac, un altra amica che viene zittita dal retro di copertina. Dormo per poco, il sonno è interrotto a singhiozzi dal rumore assordante dei pennarelli a punta fine della mamma che disegnano il progetto del suo nuovo bar, quindi chi è lei per criticare le mie giornate passate in panciolle a fumare e a bere caffè da quel gelataio in cui mi sono fatta la cricca, potete dire quello che volete, ma per una che ha vissuto dieci anni fissa tra ospedali psichiatrici cliniche di riabilitazione e reparti di tossicologia intensiva far ridere le persone, tirargli a forza fuori la lingua che parlano nelle loro vite, nel privato delle loro case, centellinare un po’ della tua goccia dopo goccia, senza sentirsi in dovere di fare la stronza inversamente a quanto è facile e appagante farlo in rete, sentirsi popolare, salutata, benvoluta, strizzare l’occhio ai cani che magiano i gelati dei padroni, poi correre a casa e la mozzarella sì. Ti stringo mamma perché ho trovato altre trecento famiglie che quando sono a casa, e sono stanca, ti voglio ancora più bene. Una giornata senza te, è stata una bellissima giornata.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

15 risposte a “Se domenica mattina una frittata
0 (0)

  1. Avatar jardigno

    sai decantare una frittata! Grandissima !!!

  2. Avatar Marty

    che ci vuole un po’ questo sentimento di amore/disamore nei confronti della mamma, se non non sarebbe più la mamma. <3 <3 <3

  3. Avatar Freyja

    Penso spesso anch’io a come sarò da vecchia, se avrò le rughe profonde sotto gli occhi e rimirerò i fiordi scandinavi, senza uomo né prole, in una casa ricolma di fiori.
    Non m preoccupano le orecchie quanto gli occhi che con l’avanzare degli anni sbiadiscono, offuscati e stanchi, da un flusso di avvenimenti che è già troppo difficile catturare con lo sguardo.
    Muoiono gli occhi, muoio anch’io.

  4. Avatar ElvenTrinity
    ElvenTrinity

    In questa dinette si dorme poco, quindi se non dormo penso e penso che è “Melius abundare quam deficere”! Gelato, burro, latte, uova perché no una volta? ci sono anche nella cucina Kosher… in tasca ai bidoni e a chi li fa ed infine “chi ha mamma un si lamenti”! dice il buon maurizio caro amico mio.
    Bene, tre frasi fatte, a quest’ora che non dormo, a quest’ora in cui l’inibizione razionale cede alla fantasia e alla stanchezza, che solo un cuscino come teddybear per rompere la compagnia, e queste pagine del sapere in cui spesso volentieri naufrago.

  5. Avatar 黒子 くろこ kuroko

    “fanculo ormai ho morso mangiamoci la dozzina”
    ahhhh, mi fa male lo stomaco.
    ce la faccio a gettarmi a letto o no? (mi sa di si.)
    quelle frittate, non so se ce ne sono di migliori.

  6. Avatar chiaralorenzetti

    Io a pranzo ho mangiato pane e frittata!
    vale ?
    Ciao bella 🙂

  7. Avatar lupus.sine.fabula

    Esilarante…!!!!

    1. Avatar elisabettapendola

      ha! ha! ha! scherzi?

      1. Avatar lupus.sine.fabula

        >Per niente

  8. Avatar raggioluminoso

    Anche a me ha fatto un certo che leggere delle orecchie dei vecchi … una immagine che colpisce, mi pare di capire …
    Un forte abbraccio per te 😀

  9. Avatar Lilli

    Ciao Ely!:*

    1. Avatar elisabettapendola

      Ciao tesoro!

  10. Avatar fulvialuna1

    Che descrizione quella sulle orecchie dei vecchi…da oggi controllerò le mie per vedere se diventano grandi invecchiando, ma comunque spero non sorde al mondo. Ciao.

    1. Avatar elisabettapendola

      Anch’io ho paura di diventare sorda…è un mio incubo ricorrente. Non sentire più la musica sarebbe un inferno preparatorio ( a quello in cui mi condanneranno )

  11. Avatar Bibi

    <3

Dimmi tutto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Create a website or blog at WordPress.com

Scopri di più da I Feel Betta

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading