Mettiti le ciabattine, in fretta, sù, sù, non andare in giro scalza! Sei piena di nodi, vieni qua a farti pettinare, subito! Se mi fai aspettare un altro po’ mi metto a fumare in terrazza e per me puoi rimanere gocciolante e guarda, per me può bruciare anche la cena. Dai, piccolina, scherzavo, non ti spaventare, ti spaventi in fretta eh tu, ti si legge in faccia che sei una credulona, come ti diceva lei? la mia piccola babbalona, perché tieni sempre quella boccuccia di rosa aperta a metà e secondo me inghiottisci rospi, oltre che aria, un bel giorno. Ttranquilla, darò un’occhiata ai fornelli, non farò attaccare le zucchine come faceva la tua mamma, e te le faceva anche grattare dalla pentola, che pure aveva meno cose da fare di me, che devo tirare avanti questa baracca, e tu, tu mi sei d’impiccio, quindi sbrigati e non puoi andare in giro con quei boccoli fradici che ti bagnano tutto il vestitino sulla schiena e sporcarmi anche il pavimento, Dio, abbiamo questre tre assi in croce per cucina soggiorno camera e bagno, vuoi trasformare la tua casa in una zattera? Dai, vieni qui, non aver paura, non ti tirerò la pelle, non ferirò le tue piccole orecchie morbide sbattendoci i denti del pettine, tratterrò ben ferma l’attaccatura dei capelli in modo che quando sbroglio i nodini arruffati tu non senta tirare la cute. Hai così dei bei capelli, assomigliano ai miei, hai preso tutto da tuo padre, noi siamo gente con i capelli forti, la tua mamma non aveva mica una così bella testa, aveva una testa di scimmia, tuo padre ed io la prendevamo sempre in giro, devi fidarti di lui, anche se non c’è. Ma quella stupida della tua mamma ti avrà presa da una cesta come ti ho presa io quando ti hanno spedita qui senza chiedermi il permesso, scombinandomi tutti i piani? Mettitelo bene in testa, io non sono la tua seconda mamma. E non voglio neanche che mi chiami mamma, lo so che sibili quel suono di nascosto sotto le coperte, io la notte ti vengo ad ad ascoltare, solo perché tuo padre non me lo perdonerebbe, io sono una che si è presa la briga di non farti andare a scuola senza scarpe, e che se ti deridono verrò lì e li picchierò forte, ma non lo faccio per te, voglio che tu lo sappia, lo faccio per lui. Non piangere piccolina, lo so, lo so, lei era incapace di amarti, non te lo dirò in modo dolce perché verità come queste non possono essere edulcorate, no, lei non è partita per un lungo viaggio e non ti sta pensando o scrivendo cartoline, tu ora sei qui con me, ti do il permesso di odiarmi. Non voglio avere niente a che fare con quel ramo della famiglia, io non l’ho voluto fin dall’inizio, e ora mi scoccia anche ciucciarmi tuo padre tra i piedi a piagnucolare sulla fuga di tua madre, tornare ubriaco ogni sera incapace di spaccare due uova in un tegame, facendone stracciatella con le sue lacrime idiote, incapace di badare a se stesso e declinandomi a te. Mary, per favore. Tu ora sei la mia incombenza. Col tempo imparerai a amare chi ti ha salvata, Cristo santo, ci vuoi stare ferma un attimo? Correre incontro al muro con la tua stupida bambola e tornare indietro 30 volte al giorno coi piccoli polmoni che ansimano e poi ti fermi davanti a me e ti guardi le scarpe slacciate, con la testa bassa, non professi parola, non osi chiedermi nulla, è il tuo allenamento per quando partirai col tuo fagotto a rincorrerla? E’ una maratona che non vincerai. Lasciatelo dire. Non si arriva mai in tempo, sarai cresciuta correndo, non ti riconoscerà neanche e tu piangerai per aver perso la bambola per strada e raggiunto un’estranea. Lascia perdere, piedi per terra, e piedi bene asciutti, diceva il nonno quando avevamo la tua età, siamo di stirpe buona, noi, abbiamo le spalle forti. Lei se n’è andata, passami il portacenere che questo scoppia di cicche, e tu, tu, in un certo senso, hai salvato me.
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tesoro, l’ho letta tre volte questa e tutte e tre le volte pensavo: ma quanto è brava questa ranocchia bellissima!!
ma che c’hai dentro dentro … ci sono anche sorrisi però, vero?
non smettere Elisabetta, non smettere di scrivere e manda a qualche editore i tuoi racconti…
Sandra
eh sì io li mando ma non me li pubblica nessuno!!! (ps: grazie tvb <3)
Quando ci sono i bambini di mezzo ho sempre la lacrima pronta… non farmi piangere più! Un bascio gioia!
buongiorno tesooooro!!!
un piccolo capolavoro, complimenti. Lo condivido su facebook!!
Sempre molto brava cara! 🙂
Ci si salva sempre a vicenda…. I tuoi scritti sono delle vere e proprie sceneggiature, me li immagino tradotti in film, piccoli corti.. Complimenti <3 Ti abbraccio forte, Betty 🙂
grazie Vale ti stringo forte anch’io, tesoro! <3