Jaele era in ospedale attaccata alla sua macchina sputa-cibo-direttamente-in-vena-centrale. Alle 15.30 sarebbe uscita ma quanto erano lunghe quelle ore. La fortuna era dalla sua parte però quella mattina perché c’era il turno migliore che ci potessere essere, c’era la sua infermiera stronza preferita che l’aveva già fatta sorridere un paio di volte dalle otto di mattina, c’era la sua OS preferita che l’aveva beccata a scroccare un doppio orzo lasciato sul tavolo delle colazioni che non l’aveva rimproverata brutalmente ma ci aveva scherzato su, e insieme alla Daniela avevano telefonato ad Alessandro, che era stato dimesso il giorno prima, trovando la segreteria telefonica ma lasciando un messaggio bivocale che lo incitava ad accendere quel maledetto telefonino che il povero Ale teneva sempre spento per paura che nessuno lo chiamasse. Che tenerezza, pensava Jaele… mentre meditava maliziosamente tra sé e sé che sarebbe stata una buona tecnica anche per lei da adottare.
Jaele in day hospital0 (0)
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Il maledetto telefonino sempre spento per paura che nessuno chiami è davvero struggente e molto vero (almeno per me…) ciao