Libri che t’ammazzano, ma noi mangiamo
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Approfitto del mio riposo forzato-febbrucola per sfoderare parole sempre messe in ombra dalle più liete ricettine 😜

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C’ è questo libro di cui non mi sono mai decisa, titubante e forse a lungo turbata in modalità silenziatore-latente, a scrivere apertamente se ne fossi infine giunta a conclusione. Alla luce di una digestione metabolizzazione lunga mesi, in cui mille parole mi sono venute in mente e mile altre mi hanno fatto scuotere la testa cestinandole o addirittura mancandomi, posso riassumere con una bozza spezzata non più lunga di un post, che un parere ce l’ho, e cosa per me strana, è un sommerso e salvato a maturazione inoltrata.

C’è questa Una vita come tante che fino a pagina 800 ti chiedi dove voglia andare a parare: troppo dolore, troppo marcato, troppo eccessivo anche per chi di dolore ne ha visto e vissuto in abbondanza sulla pelle reale, troppo, finanche, scritto male stilisticamente parlando, locuzioni prolisse, spiegazioni immotivate in pessima consecuzio tempore, verbi spaiati e inconcordanti tra persone, tempi e modi: spiegazioni lunghe senza spiegare nulla. nemmeno mia nonna con la terza elementare distillava il tempo così ingenuamente facendo i famosi preamboli della guerra.

Poi.

SbaBam! Da pagina 801 (più o meno)…. cambia. Sembra neanche scritto dalla stessa persona.  Non rimedia al dolore gratuito inflitto al lettore, ma , quanto meno, ne da una spiegazione, una radice, un mezzo parafulmine in cui farlo estinguere, un senso in cui il dolore si può inserire nella terra:  finalmente invece che aggratis il dolore che da al lettore te lo fa pagare snocciolandosi, la stessa storia diventa se possibile più vivisezionante, più una fitta affilata, e meno un morbo cronico degenerativo senza un perché.

Un libro che vale la pena di essere ODIATO fino a tre terzi, per poi sopportare, arrendersi, e scoprirsi amare la propria ingenua e indistruttibile voglia, l’infinita sete, d’un impossibile lieto fine e finale vittoria della forza umana, contro i mulini a vento dell’ineluttabile cruda realtà.

 

….

Comunque il momento ricettina per tirarsi su il morale ve lo lascio và😜, se no qui mi muoionogli amati seguitors dall’angoscia e dal digggiuno

 

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14 risposte a “Libri che t’ammazzano, ma noi mangiamo
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  1. Avatar le hérisson

    manco morta lo leggerei!

  2. Avatar Paola

    Ne ho sentito parlare parecchio, ma ancora non l’ho nè comprato nè affrontato. Vediamo

  3. Avatar Roberto R. Corsi

    finalmente il demone o demonio (Dostoevskij LOL) comincia a riemergere sotto la brace 🙂
    Tornerai 🙂 <3

    1. Avatar elisabettapend

      Dostoevskij Fjodor non Dostoevskij LOL😌

      1. Avatar Roberto R. Corsi

        Dostoevskij MASSERSKIJ Fiodor

        1. Avatar elisabettapend

          ecco, correttezza anagrafica per favore, Riccardo corsi. 😁

  4. Avatar NelSenso

    Grazie per il suggerimento di lettura e buona guarigione!

  5. Avatar Elle Vit

    Non ho letto tutto perché sto leggendolo anche io… Penso di essere a pagina pre-800. Ma sullostile posso dirti che secondo me ci sono alcuni errorini di traduzione… :/ Quando lo finisco riprendo in mano il tuo post e ti scrivo 🙂

    1. Avatar elisabettapend

      ne sarò felicissima e tanto grata se lo farai, ho sentito di tutto e di nulla su sto libro, ma mai nessuna opinione di chi- francamente- sia arrivato davvero in fondo, ce l’abbia fatta💪. Giornalisti anche “seri” e rinomati che parlano e hanno parlato di questo libro pur con l’evidenza palese che non sono andati oltre la pagina 200 (altro che 800😘) e si sentono in diritto di acclamarlo come fenomeno o al contrario peste e corna parafrasando il risvolto della copertina e volendone dare una opinione a tutti i costi. Cazzo è un libro pieno di errori, di scrittura e di traduzione, e ti ammazza pagina dopo pagina, ci vuole fegato e forza per farsene una opinione, senza alcuna certezza. 💙 massima stima per te! io ancora non credo di sapere esattamente cosa pensarne!

  6. Avatar glencoe

    L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.

  7. Avatar Maria

    Sembra davvero un bel libro! Certo, arrivare a ottocento pagine e solo allora asciugarsi il sudore e le lacrime, deve essere stata una vera e propria sfida 😀

    1. Avatar elisabettapend

      😂in effetti…. forse il bello di qusto libro è che è talmente PESANTE in termini emotivi, che non riesci a abbandonarlo (che pure è un sacrosanto diritto del Lettore) perché -cazzo- non può NON esserci mezza riga spiraglio di speranza, positività, respiro…. (spolier: non c’è😫, ma non ci VUOI né PUOI credere fino alla fine, e ciò ti intrappola nella tenacia a proseguire nel sudore😂mannaggia)

      1. Avatar Maria

        Ahaha xD capisco bene la sensazione! Sei stata coraggiosa e piena di speranza, fino alla fine, ed infine ce l’hai fatta! 😛 non è veramente da tutti!

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